E Retenews24 non si astiene dal saltare sul carro della Fidget scare, proponendo un nuovo articolo
Ha rischiato di trasformarsi in tragedia l’esperienza che Britton, bimba americana di nove anni, ha vissuto con il nuovo gioco che sta spopolando tra i bambini, il fidget spinner.
Era in macchina con sua madre quando, con lo scopo di pulirlo, ha ingerito il filo dell’ingranaggio del gioco rischiando il soffocamento. Portata d’urgenza in ospedale, i raggi x hanno permesso di localizzare il filo nell’esofago della piccola, che è stato poi rimosso mediante un intervento chirurgico.
Britton è riuscita a salvarsi, ma quelli vissuti sono stati momenti di terrore. Sua madre lancia un appello a tutti i genitori invitandoli a fare attenzione e a far usare con cautela il nuovo giocattolo desiderato dalla maggior parte dei bambini.
Tanti i ragazzini che sono rimasti feriti utilizzandolo. E’ formato da un piccolo cuscinetto centrale, che va tenuto tra le dita, e grazie a un gioco di dischetti ruota più o meno velocemente su se stesso una volta avviato. E’ diventato famoso anche grazie al prezzo modico e alla sua praticità, ma bisogna maneggiarlo con cautela.
In realtà, questo aggeggio non è di ultima generazione. Tutt’altro. Però è diventato di tendenza negli ultimi mesi al punto che alcune scuole americane lo hanno vietato perché distraeva, subito seguite da alcuni istituti britannici. Sul web (Youtube) si trovano tanti video che mostrano come ci si possa divertire con il fidget spinner e anche questo ha contribuito alla sua popolarità. Dicevamo però di stare attenti. Se l’intento della mamma che lo ha inventato negli anni Novanta, tale Catherine A. Hettinger, era di creare un antistress, oggi viene considerato più che altro un giochino capace di impegnare chi lo usa e di elevare il grado di attenzione. Viene addirittura pubblicizzato come utile per chi soffre di deficit dell’attenzione e per i bambini autistici. Senza basi scientifiche.
Isaac, bambino australiano di 11 anni, come sottolinea il ‘Mirror’, ha quasi perso un occhio a causa del gioco. Stava giocando con i suoi amici e stava mostrando i nuovi trucchi che aveva imparato; all’improvviso, però, questo giocattolo – che stava girando velocissimo – lo ha colpito all’occhio. Ora il bambino non riesce più a vedere con la coda dell’occhio.
Nel momento in cui mamme o papà decidono di acquistarne uno, possono cercare di andare maggiormente sul sicuro prendendone uno con i bordi meno spigolosi e quindi taglienti. Oppure in plastica piuttosto che in acciaio, ottone e rame. Vigilare sull’uso del fidget spinner, infine, è il consiglio per tutti i genitori. I bambini e i ragazzini si sfidano tra di loro a chi riesce a far girare più velocemente, su un dito, il giochino. E spesso non si rendono conto dei rischi connessi.
Ci pareva già strano che si parlasse di “fili ingeriti” in un congegno che di solito non contiene fili, ma quando poi l’elenco delle vittime del Fidget Spinner si è fermato al piccolo Isaaac, di cui ci eravamo occupati, abbiamo capito che era il momento di controllare.
Come ben ricorderete, il piccolo Isaac è un vivace ragazzino australiano che, nel tentativo di mostrare agli amichetti delle acrobazie ottenute lanciando il suo giocattolo nuovo per aria (giocattolo, ricordiamo, nato per essere stretto tra le dita e fatto girare, non per essere lanciato per aria o in faccia ad altri bambini) se l’è fatto ricadere sul viso graffiandosi l’angolo della palpebra.
Anche in questo caso gli eventi che hanno portato all’incidente sono alquanto peculiari e dovuti al disuso dello strumento più che allo strumento stesso.
Scopriamo dal Sun, che riporta le parole e lo status Facebook della madre della piccola Britton, che sua figlia aveva curiosamente deciso, mentre era a bordo della macchina in movimento della madre, di fare a pezzi il proprio spinner sporco e pulirlo ficcandosi in bocca una delle rondelline di cui è composto.
Non un filo: una rondellina grande come una moneta bucata che, comprensibilmente, a causa degli urti e degli impatti della strada le è finita in gola, richiedendo l’intervento dei medici per estrarla dal suo esofago, dove alla fine si era incastrata.
La morale della storia è sempre la stessa dell’altro articolo: lanciarsi in faccia un pezzetto di metallo non è mai una buona cosa, e neppure cercare di ingerirlo.
Troviamo saggio il consiglio di prediligere modelli in gomma morbida o plastica ove possibile: ancora più saggio ricordare ai nostri figli di non infilarsi cose a caso in bocca o scagliare i loro giocattoli addosso ai loro amichetti.
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