Un link di VoxNews, pubblicato il 27 agosto e ancora in trend tra i suoi lettori, riporta di un’orda di clandestini che stanno mettendo a ferro e fuoco Lampedusa a seguito degli sbarchi. I nostri lettori ci segnalano un post pubblicato da un profilo privato e ci chiedono chiarimenti:
Di Lampedusa abbiamo parlato tanto nei giorni scorsi, una volta per placare gli animi a seguito di una catena WhatsApp che metteva in guardia i padroni di cani e gatti, un’altra per rimettere ordine a seguito di un video del 2011 spacciato per attuale, l’insieme di questo stato di cose ci ha fatto capire che siamo di fronte all’ennesima ondata di disinformazione a tema migranti.
VoxNews, del resto, non è nuovo alla disinformazione, e la pubblicazione del 27 agosto estendeva a tutti gli uomini sbarcati il furto di un telefonino ai danni di una turista di Torino. La donna, 45 anni, era stata scippata dal suo cellulare da un tunisino di 19, che pochi giorni prima era sbarcato sull’isola.
Il fatto era avvenuto alle 21 del 26 agosto e l’uomo, grazie a un identikit, era stato rintracciato dopo 3 ore di ricerche. Per l’uomo era trascorsa la flagranza di reato, dunque il ladro era stato denunciato dalla Procura di Agrigento e doveva rispondere di ipotesi di reato di furto con strappo. Sull’episodio e sul contesto, Agrigento Notizie scriveva:
Da qualche giorno, a Lampedusa, è tornata a farsi alta la tensione: vengono segnalati tunisini ubriachi che infastidiscono, con apprezzamenti vari, isolani e turisti. Segnalati anche casi in cui gli immigrati avrebbero fatto pipì sui muri. Nessuno è stato però sorpreso dai carabinieri che avrebbero, eventualmente, elevato le previste multe. Sull’isola però è tornato il malcontento e c’è anche chi, in queste ore, parla di furti in abitazione. Furti che però non risultano essere stati denunciati alle forze dell’ordine.
Nella normalità, chi subisce un furto in abitazione sottoscrive una denuncia, proprio nella speranza di ritrovare i beni sottratti illecitamente e di veder acciuffare i colpevoli. Dal momento in cui le forze dell’ordine non avevano ricevuto denunce, i sospetti che un certo tipo di stampa e di passaparola riportassero fatti infondati si rivelavano molteplici.
La stampa locale aveva dato una forte risonanza all’episodio del telefonino sottratto alla turista torinese, soprattutto dopo la frase pronunciata da Giuseppe Palmieri del PD a proposito della situazione nell’isola: “È risaputo che i tunisini a Lampedusa non possono rimanere per giorni e giorni, perché commettono atti di violenza e delinquono. Cosa si aspetta per trasferirli? Lo chiedo alle istituzioni locali e al signor prefetto di Agrigento”, e con questa affermazione sottolineava lo stato di caos in cui versava l’hotspot di Lampedusa: 182 migranti, il doppio rispetto alla capienza, un numero che creava tensione sia tra le istituzioni che tra gli ospiti, dal momento in cui mancavano i kit dell’igiene e le attrezzature per le impronte digitali non funzionavano.
Una notte aveva preso fuoco un furgone della Polizia e da subito si parlava di un atto intimidatorio da parte dei migranti presenti nell’hotspot, ma i vigili del fuoco avevano appurato la matrice accidentale dell’incendio: era stato un corto circuito.
Parliamo di disinformazione e acchiappaclick, quindi per i seguenti motivi:
Da un episodio, dunque, VoxNews riscrive la notizia parlando di un’orda di belve assetate di donne.
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