Cittadino di Codogno spiega a Paragone come leggere i numeri sui vaccinati: “Cattivo maestro”
Testimonianza forte quella che è stata raccolta durante la puntata di Dritto e Rovescio del 18 novembre, quando un cittadino di Codogno ha voluto dire la sua a Gianluigi Paragone a proposito dei vaccini. Il fondatore di ItalExit, come noto, da sempre esprime opinioni negative nei confronti del siero concepito per limitare il Covid. Paolo Del Debbio, in questo frangente, ha deciso di invitare in trasmissione alcune persone che hanno avuto esperienze dirette con il Covid. In questo caso, arrivando a perdere un genitore.
Cosa ha detto il cittadino di Codogno a Paragone sui vaccinati
Dunque, Paragone indirettamente protagonista in tv, dopo la discussione molto accesa che lo ha visto protagonista con Bassetti in settimana, stando a quanto vi abbiamo riportato con un altro articolo. Due i dati e gli elementi interessanti che possiamo estrarre da questa testimonianza, a maggior ragione se pensiamo che arrivi da Codogno. Ovvero dove ci sono stati i primi casi accertati di Covid a fine febbraio del 2020.
La prima, più importante, è che i numeri riportati dall’uomo, ovviamente circoscritti al Comune lombardo dal quale arriva, evidenziano come la situazione epidemiologica sia migliorata molto da giugno, quando c’era solo il 50% della popolazione vaccinata. Una situazione al momento gestibile, che ci rimanda al paradosso spesso e volentieri ignorato da chi porta avanti teorie NoVax in tv: con l’aumentare dei vaccinati in Italia, è inevitabile che ci sia un aumento di positivi, ricoverati e deceduti con doppia dose.
Il tutto, però, andrebbe sempre rapportato a quel 90%. Visto che nelle terapie intensive, secondo l’ISS, abbiamo poco meno del 70% di persone non vaccinate, la conclusione è logica e scontata. A prescindere da cosa si pensi sul vaccino Covid. La testimonianza che arriva da Codogno e rivolta a Gianluigi Paragone, in ogni caso, la trova anche sul sito Mediaset nella sua versione integrale.
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