“Ciao mamma, il mio cellulare è rotto. Questo è il mio nuovo numero di cellulare. +393[…]9. Mi mandi un messaggio su Whatsapp? Grazie mille”. Questo è il testo di una truffa virale che arriva mediante WhatsApp, saltuariamente anche su SMS
Si tratta ovviamente dell’ennesimo caso di Phishing, la truffa in cui ti fingi un soggetto di cui il truffato si fida moltissimo allo scopo di carpire in modo fraudolento la sua fiducia e trarlo in inganno.
In questo caso si tratta di ingegneria sociale: si colpisce un preciso demografico, quello del genitore anziano, non troppo avvezzo alla tecnologia, che tiene ai suoi figli.
Il messaggio arriva su SMS o molto più spesso mediante WhatsApp, indicando un numero verosimile ma, come riporta il servizio Tellows, facente capo a numeri automatici per il solo invio di messaggi di testo o messaggeria online.
L’opzione più sicura è ignorare simili messaggi o se proprio si dovesse covare la vertigine del dubbio, contattare il proprio figlio o congiunto al solito numero per controllare.
Ne caso cadiate nella truffa, quindi confermando la ricezione e salvando il nuovo numero, verrete bombardati di improbabili richieste.
Il truffatore, fingendosi “il figlio” comincerà a mandare i tipici messaggi truffaldini che abbiamo visto più volte, solo “personalizzati”. Ad esempio, come riportato dalla stampa che ha già coperto la truffa, l’anonimo potrebbe chiedere dei “soldi in prestito” mediante ricariche Paypal o trasferimenti su carta prepagata, oppure dichiarare di aver “lasciato sul vecchio cellulare” i dati relativi a home banking, conti corrente e email, ma anche le credenziali Amazon e simili account.
Nel caso cediate alla truffa avrete quindi consegnato tutti i dati di vostro figlio ad un truffatore che provvederà immediatamente a bloccarlo dai suoi stessi conti, svuotandoglieli o comprando beni e carte prepagate coi suoi soldi fino ad esaurimento.
Ovviamente, usando i dati che voi stessi gli avrete fornito.
Come diciamo sempre in questi casi, non ci sono tante scelte: dopo aver dato a vostro figlio la notizia di aver consegnato tutti i suoi dati ad un truffatore, questi dovrà immediatamente bloccare le carte di credito interessate, cambiare o recuperare la password degli account coinvolti e denunciare in Polizia Postale l’accaduto.
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