Ciao Darwin, arrestata la bellona di Paolo Bonolis: l’accusa è prostituzione
Un articolo pubblicato su Kontrokultura il 12 aprile 2019 ci informa che Edyna Greta Gyorgy, meglio nota come Kyra Kole, è stata arrestata con l’accusa di sfruttamento della prostituzione.
Secondo Kontrokultura la dj e showgirl di origini ungheresi avrebbe avviato un giro di prostituzione all’interno di un centro massaggi in Brianza. L’indagine è stata condotta dai Carabinieri di della compagnia di Seregno e la soubrette si trova in stato di fermo di indiziato in delitto. È stata arrestata nella mattina del 12 aprile. Secondo le indagini, Kyra Kole avrebbe maturato un guadagno di circa 70mila euro l’anno con un giro di prostituzione in un centro massaggi.
I carabinieri avevano ricevuto delle segnalazioni in quanto si registrava un’insolita presenza di utenti che ogni giorno si recavano presso il centro massaggi. Nei confronti dell’indagata ci sarebbero pesanti indizi. Secondo Free Press Online Kyra Cole era registrata come lavoratrice autonoma operante nei servizi alla persona, e durante la sua attività imprenditoriale tratteneva il 50% degli incassi su ogni servizio.
Le somme venivano dichiarate solo in parte tramite partite IVA riferibili alle singole “dipendenti” e la Cole, sempre secondo Free Press Online, controllava le ragazze con telecamere di sorveglianza.
Come riferisce Il Giorno:
Secondo l’accusa, la 34enne originaria di Budapest (che sul suo sito on line riferisce di essere classe ‘89) si occupava personalmente del reclutamento e dell’organizzazione dell’attività delle squillo come si gestisce una vera e propria impresa: gli annunci per reperire le ragazze, alle quali faceva aprire la partita Iva e pagare l’affitto per la propria stanzetta nel centro aperto nel 2017 come «attività di servizi per la persona», la pubblicità in Rete, cinque linee telefoniche per gli appuntamenti ai clienti che pagavano da 70 a 150 euro rigorosamente in contanti a seconda delle prestazioni.
Oltre alle segnalazioni citata poco sopra, secondo le quali all’attenzione dei carabinieri venivano riportate le presenze costanti di clienti che ogni giorno si recavano presso la struttura, a far destare i sospetti ci sarebbe stata anche una furiosa lite tra due ragazze avvenute all’esterno. Al centro massaggi lavoravano 7 ragazze di origine marocchina, polacca, ucraina e italiana.
Le indagini, come riportano le fonti, sono ancora in corso.
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