Un pessimo 2020 quello che stiamo vivendo per quanto riguarda le app Android che dobbiamo cancellare dai nostri smartphone Huawei, Xiaomi e Samsung Galaxy. Poco più di una settimana fa abbiamo analizzato alcune applicazioni in grado di mettere seriamente in discussione la nostra sicurezza, come avrete percepito con l’apposito approfondimento, ma come potrete notare oggi 11 febbraio è necessario aggiornare la lista complessiva. Dobbiamo pertanto capire quali siano le applicazioni da rimuovere e cosa comporti averle sui nostri device.
Risalendo allo studio originale, riportato anche da una fonte autorevole come GizChina, è possibile esaminare in primo luogo gli effetti attualmente associabili all’utilizzo di queste app Android a bordo di smartphone Huawei, Xiaomi e Samsung Galaxy. Tanto per citare alcuni produttori che in questa fase appaiono particolarmente popolari in Italia e nel resto d’Europa. Gli autori dello studio, infatti, affermano che la loro mancata rimozione comporti la possibilità di effettuare chiamate, scattare foto senza il nostro controllo, oltre a registrare video e audio.
Insomma, una serie di attività finalizzate a mettere seriamente a rischio i dati privati degli utenti. Ecco perché è indispensabile concentrarsi subito sulla lista delle applicazioni Android dalle quali dobbiamo stare alla larga, in riferimento ad una delle minacce più incombenti in questo scorcio iniziale del 2020. A seguire la lista integrale:
World Zoo, Puzzle Box, Word Crossy!, Soccer Pinball, Dig it, Laser Break, Word Crush, Music Roam, File Manager, Sound Recorder, Joy Launcher, Turbo Browser, Weather Forecast, Calendar Lite, Candy Selfie Camera, Private Browser, Super Cleaner, Super Battery, Virus Cleaner 2019, Hi Security 2019, Hi VPN, Free VPN, Hi VPN Pro, Net Master, Candy Gallery.
Pericolo concreto, dunque, non solo per i possessori di smartphone Huawei, Honor, Xiaomi e Samsung Galaxy, ma più in generale per tutti coloro che in questo periodo si ritrovano ad utilizzare uno smartphone Android. Una delle app, Hi Security, richiede “troppe” autorizzazioni all’interno delle sue piattaforme. Proprio questo potrebbe essere uno degli indizi che vi dovrà insospettire in futuro, affinché le applicazioni Android in questione diventino scovabili.
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