Howtodofor oggi, 15 novembre 2018, pubblica un articolo su un agghiacciante caso di violenza sessuale avvenuto a Ortona (Chieti), dove una donna di 68 anni è stata stuprata da un ventenne di origine somala.
È la mattina di mercoledì 14 novembre. Nicola Nardone, gestore di un bar a San Vito Marina, vede entrare un ragazzo di origine somala nel suo locale, che si ferma per bere una birra. Dopo aver bevuto, il ragazzo è uscito sul marciapiede mentre una donna, zia di Nardone, arrivava in macchina per scaricare le buste della spesa. In quel momento il somalo ha cominciato a molestarla nonostante la presenza di altri clienti all’esterno. La donna si è messa a urlare e il molestatore si è allontanato denudandosi. I presenti hanno allertato il 112 e la Centrale Operativa della Compagnia di Ortona (Chieti) ha inviato una pattuglia della Radiomobile.
L’uomo si è dunque diretto verso la spiaggia Cintoni di Ripari verso un tratto di arenile isolato, dove ha notato una signora di 68 anni che passeggiava per godersi il sole. L’uomo l’ha prima avvicinata e poi violentata, saltandole addosso e procurandole un trauma cranico per averle fatto sbattere la testa sui ciottoli dell’arenile. A quel punto, però, la donna è riuscita a divincolarsi e a mettersi in salvo gettandosi in acqua. In quel momento lo hanno raggiunto i militari, che hanno assistito all’ultima scena dell’orribile episodio.
L’uomo è stato bloccato e arrestato e l’anziana è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Lanciano, dove le è stato riscontrato un trauma cranico, contusioni ed escoriazioni multiple. Ai sanitari ha riferito di aver temuto di essere uccisa, considerata la brutale violenza che l’uomo le ha rivolto.
In un primo momento l’aggressore ha fornito generalità fasulle ai militari, ma dopo la comparazione delle impronte con quelle già presenti nel database del Ministero dell’Interno è emerso che si trattava di Saleban Nuur Shaieb, 20 anni e di origine somala, arrivato clandestinamente in Italia nel 2017 durante gli sbarchi sulle coste siciliane e sotto protezione sussidiaria da circa un mese. Espletate le formalità, il molestatore è stato trasferito al carcere di Rieti. Alla denuncia per violenza sessuale si è aggiunta quella per atti osceni in luogo pubblico e falsa attestazione di identità.
Dall’ospedale “Renzetti” di Lanciano fanno sapere che per l’anziana sono previsti 30 giorni di prognosi.
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