“Chi ha votato la Lega non ha finito la scuola media” – Cuperlo, la Sardegna e le fake news
Chi ha votato la Lega non ha finito la scuola media, avrete letto su diversi giornali fisici ed online.
Tra Libero, Repubblica, il Giornale, Affari Italiani e (purtroppo) Open, ecco che accade quello che i colleghi di Valigia Blu hanno giustamente definito come qualcosa “di mostruoso”.
Ve ne abbiamo parlato molte volte, ed è il motivo per cui preferiamo attendere prima di uscire con una notizia anziché dare prima la notizia e poi eventuali smentite.
La reputazione di una persona è una cosa assai importante, troppo per trattarla con leggerezza.
Così ecco che, tutt’oggi, il titolo di Libero è Gianni Cuperlo disprezza il popolino: “Lega primo partito di chi non termina la scuola secondaria”, quello di La Repubblica è Cuperlo: “In Sardegna chi ha votato Lega non ha finito le medie”. Critiche sui social. Ma lui: “Sono stato frainteso”, quello di Il Giornale è Per Cuperlo chi ha votato Lega non ha finito la scuola media…, Affari Italiani ci delizia con Pd, Cuperlo: “Chi ha votato la Lega in Sardegna non ha finito le medie” e Open: Cuperlo: gli elettori della Lega non hanno finito la terza media.
Ma come tutti sappiamo, puoi anche editare un articolo e rettificare finché vuoi, ma avrai quantomeno per sempre la responsabilità morale di tutte le echo chamber e i blog “gentisti” che riporteranno la prima versione del tuo articolo frettolosamente composto citandoti ed usando la tua autorità per attaccare una persona che non lo merita, e di tutti i commenti non moderati sulla tua pagina social dove gente si scaglierà contro un innocente.
Comunque, va reso atto che almeno nel momento della stesura di questo articolo Open, che ha anche una sezione di fact-checking che in un certo senso ci rende un poco colleghi, ha provveduto a rettificare e depositare la lettera di risposta di Cuperlo in un separato articolo.
Ma ora passiamo al riassunto delle puntate precedenti
Il riassunto delle puntate precedenti
Accade che uno dei cavalli di battaglia del Governo del Cambiamento, cavalli di battaglia storici, è che i precedenti governi non avrebbero fatto niente per l’istruzione. Tra polemiche sulla Fedeli, polemiche sulla Buona Scuola, polemiche sugli insegnanti, da un certo punto di vista anche legittimamente fasce della popolazione aspettavano ed ipotizzavano un Governo che risolvesse i problemi della pubblica istruzione.
Cosa che, secondo Cuperlo, non è accaduta. Lo scorso lunedì infatti dice
A me colpisce che oggi la Lega sia il primo partito in Sardegna. In Sardegna, il 33% dei ragazzi tra 14 e 18 anni che frequenta la secondaria, non completerà il corso di studi. E questo governo, cui la Lega è azionista di riferimento, non ha fatto alcunché sulle politiche del diritto allo studio. O noi riusciamo a ricollegare la nostra offerta, la nostra iniziativa politica, la nostra proposta alle condizioni materiali di vita di quelle persone oppure continueremo a fare dei ragionamenti molto vaghi.
Sostanzialmente, non troverete in queste righe alcuna menzione della frase “Chi ha votato la Lega non ha finito la scuola media” e varianti.
Il ragionamento di Cuperlo è un semplice sillogismo:
Tesi: Avete votato la Lega e il Movimento 5 Stelle perché risolvessero i problemi dei giovani e della pubblica istruzione
Antitesi: in Sardegna vi è un abbandono scolastico elevatissimo, quindi i giovani sono pieni di problemi e la pubblica istruzione pure
Conclusione: a dire di Cuperlo una compagine di governo che avrebbe dovuto risolvere determinati problemi non l’ha fatto, ergo Cuperlo se ne stupisce moltissimo
Ragionamento questo, che non fa una grinza. Nondimeno, una testata giornalistica o di analisi che volesse confutare questo assunto, ben potrebbe farlo dal punto di vista politico.
Cercando ad esempio di capire perché vi è abbandono scolastico in Sardegna, e perché le politiche del governo non hanno avuto l’impatto che secondo Cuperlo avrebbero dovuto avere.
Analizzare se tale impatto poteva realisticamente esserci o non esserci, rispondere, sostanzialmente, al buon Cuperlo con analisi, fatti e dati che si dimostrassero superiori o in grado di spiegare i dati da lui sciorinati, e che fossero idonee spiegazioni al fenomeno descritto.
Si è scelta una via senz’altro meno onorevole: la fallacia dello Strawman.
La Fallacia dell’Uomo di Paglia e i suoi pericoli
La Fallacia dell’Uomo di Paglia è semplice: se vuoi confutare qualcuno, puoi scendere nell’agone dialettico.
Oppure puoi deformare tutto quello che dice in una variante immaginaria ma adatta ad indinniare (!) e colpire su quella.
Ad esempio, immaginate il seguente dialogo tra Tizio e Caio
Tizio: Secondo me dovremmo legalizzare le droghe leggere per togliere alla mafia il controllo della droga
Caio: Io non sono per niente d’accordo, la mafia continuerebbe a vendere droghe leggere come i contrabbiandieri continuano a vendere sigarette anche in presenza dei monopoli di Stato
Ci trovate qualcosa di strano? No, l’argomento fila. Tizio è favorevole, Caio è contrario, lealmente discutono
Immaginate il dialogo sia fatto così
Tizio: Secondo me dovremmo legalizzare le droghe leggere per togliere alla mafia il controllo della droga
Caio: aaah! Così tu sei a favore delle droghe? Ma vatti a sbattere una pera tutta in vena! Drugà!! Vuoi la droga libera? Vuoi andare al supermercato a pippare la coca? Li conosciamo quelli come te, con la mascella incordata sempre a pippare! Pervertito! Drogato! Guarda che pupille che tieni, drogato! Ma dobbiamo ascoltare questo drogato che vuole andare coi suoi amici camorristi a vendere la droga ai bambini delle scuole? Volete che i vostri figli piccoli vi tornano a casa tutti drogati di spinelli iniettati tutti in vena coi rasta?
L’argomento a cui Caio sta rispondendo è un lontano parente di quello di Tizio che fa sembrare Tizio, persona ragionevole, un tossico allo stato perso, un punkabbestia strafatto ed avido che vende la droga ai giardinetti ed anche ai bambini.
Nel caso di specie, ecco che molti giornali hanno deciso di inventarsi un Cuperlo che se la prende con la sinistra. Anzi, direttamente un Cuperlo che dà degli analfabeti ai lettori.
Torniamo a Cuperlo
Testate meritorie, come Il Post e Valigia Blu hanno speso due parole su questo turpe fenomeno. Il Post l’abbiamo citato, tocca ora a Valigia Blu
Valigia Blu, giustamente, delusa perché proprio il Fact Checking dovrebbe sapere con che polli abbiamo a che fare sulla Rete.
Ora, mettetevi nei panni di Cuperlo, come descritti da Valigia Blu che, legge su diverse testate che per il popolo della Rete che lo sta ora massacrando lui avrebbe detto “Chi ha votato la Lega non ha finito la scuola media”.
Personalmente, chi vi scrive avrebbe fatto molto peggio: lui invece ha semplicemente aperto un wordprocessor e si è scusato con chi di fatto l’ha trasformato in uno Strawman ossessionato dai leghisti analfabeti per non aver pronunciato le sue parole in modo sufficientemente chiaro per non essere soggette a manipolazioni.
E questa è la lettera che vi riportiamo per intero
Premessa: ritengo una forma acuta di stupidità collegare il titolo di studio di chiunque all’espressione del suo voto. In particolare ho sempre trovato insopportabile l’atteggiamento di superiorità morale di certa sinistra convinta di poter giudicare il mondo, e le scelte delle persone, sulla base di un giudizio dall’alto.
Detto ciò mi spiace disturbare, ma chiedo ospitalità solo per un chiarimento che francamente ritenevo superfluo alla luce delle parole dette ieri mattina nel corso di una trasmissione su La7. Come sempre è chi parla che ha il dovere di farsi capire e dunque se in questo caso il mio pensiero è stato completamente travisato la sola responsabilità è mia per non aver espresso al meglio ciò che pensavo. Provo a riassumerlo qui rinviando chi lo volesse alla registrazione della puntata (sul sito della trasmissione L’Aria che tira).
Il mio commento muoveva da una doppia considerazione. Da un lato il fatto che la Lega sia oggi il partito più votato in Sardegna. Dall’altro il fatto che in quella regione, per altro a me cara per motivi squisitamente personali e familiari, la percentuale di insuccesso scolastico nella secondaria è tra le massime punte a livello nazionale.
Non ho fatto – lo sottolineo, non ho fatto perché non lo penso e anzi la considero una idiozia o una forma di razzismo – alcun collegamento tra il titolo di studio di chi va al seggio e il voto per la Lega. Semplicemente non era quello il tema che ponevo. Io ho sollevato una questione del tutto diversa. E cioè che di fronte a quella statistica che dovrebbe rappresentare la priorità di un’azione di governo, l’attuale maggioranza gialloverde di cui la Lega è azionista ha tagliato le risorse per il diritto allo studio. Dunque mi limitavo a cogliere una contraddizione tra la propaganda della Lega (anche in Sardegna) e la totale inefficacia della sua politica concreta.
La mia, casomai, era una critica a noi, alla sinistra per non essere riusciti ancora a incalzare questa destra inchiodandola alle sue responsabilità e allo scarto clamoroso tra le sue promesse e i risultati e le coerenze della sua azione. Una sola nota a chiudere. Nella mia vita e militanza ho incrociato donne e uomini che a scuola non ci sono potuti andare e che avevano nella testa e nel cuore più sapienza e saggezza di molti intellettuali titolati.
Capisco che la rete possa alimentare polemiche e persino odi che si riflettono in parole, accuse, insulti. A volte mi capita e quando capita (gli insulti, in particolare) me li tengo o cerco di riportare il confronto su toni di rispetto. Questa volta mi premeva scrivere queste righe perché davvero mi sono trovato accusato di qualcosa che non solo non penso ma che è lontanissima da me. Grazie per l’ospitalità.
Gianni Cuperlo
Ma Open, come link ad un secondo articolo riportato in calce e aggiungendo delle parentesi quadre al commento di lancio ha ottemperato, almeno in buona parte.
Certo, l’ideale sarebbe stato non trasformare Cuperlo in uno Strawman evitando di tirare fuori il virgolettato inventato dal nulla di “Chi ha votato la Lega non ha finito la scuola media” .
Ma le altre testate citate quando ottempereranno?
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.