Chi conosce, ascolta o ama i Rammstein si sarà imbattuto almeno una volta nel brano Mein Teil, pubblicato il 26 luglio 2004 e tratto dal quarto album Reise Reise. Nell’incipit una voce maschile recita: “Suche gut gebauten 18- bis 30-Jährigen zum Schlachten, Der Metzgermeister”, che significa: “Cerco un uomo di 18-30 anni ben fatto da macellare. Il mastro macellaio”. Potrebbe essere l’ennesima provocazione della squadra di Till Lindemann ma sia quelle parole che l’intero impianto narrativo della canzone si riferiscono ad un fatto di cronaca venuto fuori appena due anni prima. Mein Teil si ispira alla storia di Armin Meiwes, il cannibale di Rotenburg.
Nato a Essen il 1° dicembre 1961, Armin Meiwes è un tecnico informatico che a 38 anni vive con la madre a Wüstefeld, nei dintorni di Rotenburg, in Germania. Sin da ragazzino, Armin coltiva una strana passione e ossessione per il cannibalismo che tiene segreta. Galeotta è stata la lettura – dicono – del Robinson Crusoe di Daniel Dafoe, di cui tutti conosciamo i dettagli. Nel 1999 sua madre Waltraud, colpita da un attacco di cuore, muore mentre si trova da sola dentro casa. Sarà proprio Armin a rinvenire il corpo senza vita della donna, e qualcosa in lui si rompe per sempre. Ora, facciamo un passo indietro.
La vita di Armin non è mai stata facile. Quando aveva appena 8 anni, il suo fratello maggiore si è trasferito a Berlino. Suo padre si separa dalla madre quando Armin ha 19 anni. Nello stesso tempo, l’altro fratello fugge anch’egli a Berlino. Armin rimane solo con la madre e ne subisce la personalità tossica: “Armin, pulisci casa; Armin, prepara da mangiare”. Il futuro cannibale di Rotenborg non avrà mai le forze per ribellarsi a quel regime domestico, dove non si muove foglia alcuna senza una parola di Waltraud. Ad arricchire la narrazione di questa storia disturbante c’è anche la nomea della casa, che gli amici di Armin chiamano “casa degli spiriti” per il suo aspetto inquietante. Gli elementi per collocare la vicenda negli annali della storia criminale ci sono tutti.
Peculiare della personalità di Waltraud è l’assoluta ossessione per il controllo. La casa di Wüstefeld viene arredata secondo il suo gusto, e ogni locale ha un proprio nome impresso sulla carta da parati. La sua stanza da letto è la Sonnenglanz, ovvero Raggio di Sole, poi c’è Schau ins Land, lo spazio nel sottotetto in cui Waltraud si dedica al modellismo. Quella di suo figlio è la Kinderzimmer, la stanza del bambino. Armin è sempre sotto i suoi ordini e non batte ciglio nemmeno quando oltrepassano il segno, come quando viene umiliato ogni pomeriggio nel momento in cui Waltraud riceve gli ospiti per il caffè. Non si ribella nemmeno quando lo obbliga ad aiutare i vicini nelle varie mansioni, dalla raccolta delle erbacce alla macellazione degli animali.
Nel frattempo Armin rincorre il futuro: nel 1981 si arruola nella Bundeswehr e diventerà prima sottufficiale e poi impiegato amministrativo, poi diventa sergente maggiore nel Panzer Grenadier Battalion 52. Le sue passioni sono l’informatica e le auto. Ripara bancomat, computer, acquista auto d’epoca e le modifica, i suoi colleghi e principali lo elogiano per l’estrema precisione nel lavoro, la puntualità e la correttezza. Quando si fa sera, Armin fa rientro a casa e si tuffa nel suo mondo. Quello che ha scoperto a 12 anni leggendo il Robinson Crusoe di Dafoe, ma non solo: quello che ha scoperto in quella visione distorta del concetto di amicizia. Rendere eterno un amico, ma in che modo? Nella sua testa si materializzano immagini di corpi smembrati mentre fa finta di sgozzarsi allo specchio con un coltello e del ketchup. Si masturba, Armin, con quelle fantasie.
Il 2 settembre 1999 Armin non è in casa, ma si sente male: i suoi muscoli si contraggono, ha un brutto presentimento. Quando fa ritorno a casa, la casa degli spiriti, Waltraud è morta. Aveva 77 anni. Armin è disperato, perché quel controllo autoritario che la madre imponeva su di lui era anche il suo equilibrio. Fuori controllo e alla ricerca di un sé smarrito, Armin esce la notte e fa avanti e indietro dal bordello “Blue Moon”, cerca di frequentare qualcuno, continua a partecipare alla vita conviviale dei vicini invitando i loro figli a giocare al computer, cucina per loro e si rende disponibile per ogni esigenza.
Siamo nel cuore della nostra ricerca, perché chi conosce la storia di Armin Meiwes sa benissimo che la sua storia inizia su Internet, quando scopre un forum dedicato alle fantasie sessuali più estreme e pubblica quell’annuncio. Il forum è Necrobabies ed è frequentato da utenti nascosti dietro bizzarri nickname che, in ogni thread, esprimono senza freni le loro perversioni.
Tra le stanze del forum c’è The Cannibal Cafè, il posto più adatto per Armin. Le fonti sono spesso contraddittorie sulla data del primo annuncio, dal momento che c’è chi parla di 2000 e chi di 2001. Nel testo Armin, dietro lo pseudonimo di Franky, scrive:
Avete un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, una corporatura media e una buona salute? Desiderate porre fine alla vostra vita, morire facendo qualcosa di significativo? Allora venite da me. Vi massacrerò e userò il vostro corpo per preparare deliziose cotolette e bistecche. Siete interessati? Allora candidatevi, indicando la vostra età, altezza e peso e, preferibilmente, inviate anche una foto. Franky
Successivamente estende l’età massima ai 30 anni. Tanti sono i volontari che si offrono per soddisfare le fantasie di Armin, che sono anche un po’ quelle che loro stessi coltivano. Nel luglio 2000 viene contattato da un certo Jörg, 31enne dipendente di un hotel, che gli propone di offrire la cena a due suoi colleghi per poi macellarli insieme. Armin gli propone di incontrarsi, e il giovane accetta. Quando Meiwes gli espone quali siano le sue reali intenzioni, tuttavia, Jörg ci ripensa e viene lasciato andare. Il 5 febbraio 2001, nella vita di Armin entra Cator99.
Nel The Cannibal Cafè, Armin si imbatte in un annuncio:
Mi offro per farmi mangiare vivo. Non macellare, ma mangiare! Quindi chi vuole veramente farlo, avrà un vero sacrificio.
Meiwes risponde senza pensarci. Cator99 è il nickname di Bernd Jürgen Brandes, un tecnico informatico proprio come Armin. Tra i due inizia uno scambio intenso in chat. Armin si firma come Antrophagus, gli invia le foto dei suoi denti e i due si promettono un “incontro fantastico”. Bernd vorrebbe che Armin gli mangiasse il pene, ma vuole farlo insieme a lui. I due sono sempre più entusiasti per quell’incontro virtuale, per cui è giunto il momento di realizzarlo. Il 9 marzo 2001 Bernd arriva alla stazione di Kassel e Armin lo va a prendere. Bernd esprime il desiderio di essere macellato quel giorno stesso. Meiwes ha allestito il vecchio affumicatoio come stanza della macellazione. Il mattatoio di Armin, o di Franky. Un tavolo da pub, corde e una gabbia. Bernd inizia a farsi nervoso e prova dei ripensamenti. Poi si convince e chiede ad Armin di comprargli delle compresse di Vivinox per dormire e uno sciroppo per la tosse.
Ora Bernd è steso sul tavolo per la macellazione mentre Armin riprende tutto con la sua videocamera. Con un coltello da macellaio lo evira, prende il suo pene e lo sbollenta per poi servirlo con aglio, sale e pepe. I due mangiano insieme. Bernd gli chiede di tagliargli la testa e di puntarla sul suo corpo mentre Armin continua a macellarlo. Eppure, non riesce a rilassarsi per continuare. Meiwes lo immerge nella vasca di piena di acqua calda e attende. Alle 3 del mattino, mentre Armin è intento a leggere accanto all’amico, Bernd perde i sensi. Armin lo riporta sul tavolo. La vena di Bernd pulsa ancora e il suo amico respira. Deve esaudire il suo desiderio: macellarlo. Armin lo bacia, gli sussurra: “Devo farlo”. Lo farà a pezzi su quel tavolo e conserverà le carni.
Il mattatoio di “Franky” non ha fine e nel suo piccolo inferno porterà altre potenziali vittime, che tuttavia libererà subito. Nel frattempo, uno studente di Innsbruck nota quegli annunci e alcuni indizi pubblicati dallo stesso Meiwes su Necrobabies, allora si rivolge alla polizia. Il 9 luglio 2001 il mondo scopre la storia di Armin Meiwes, che viene arrestato o meglio, si consegna spontaneamente su consiglio del suo avvocato. Ha già consumato 20 chili di carne umana, tutta del suo amico Bernd.
Dopo una prima condanna a 8 anni, Armin Meiwes viene condannato all’ergastolo dal tribunale di Francoforte il 10 maggio 2006 per omicidio volontario a sfondo sessuale.
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