C’è Salvini tra le pagine preferite degli assassini di Willy Monteiro Duarte: le associazioni da evitare
Stanno circolando alcuni editoriali riguardanti anche personaggi politici come Salvini, a proposito la tragica morte di Willy Monteiro Duarte. Come si può facilmente immaginare, tali contributi provano a spiegarci le ragioni per le quali i quattro (forse cinque) ragazzi poi arrestati, con l’accusa di essere i suoi assassini materiali, abbiano agito con tale violenza. Questa mattina è trapelato un altro elemento che in qualche modo ci aiuta a contestualizzare il tutto, con il commento di uno dei parenti degli accusati riportato da Repubblica nel momento in cui è venuto a conoscenza della morte del ragazzo. Trovate tutto qui.
L’associazione tra Salvini e gli assassini di Willy Monteiro Duarte
Ebbene, alcuni contenuti che abbiamo letto e che ci sono stati segnalati per una verifica (non sulla qualità degli articoli, ma sull’autenticità di alcune affermazioni) evidenziano il fatto che tra le pagine social preferite degli assassini di Willy Monteiro Duarte ci sarebbe anche quella di Matteo Salvini. Immediata l’associazione che in tanti stanno facendo ancora oggi tra le politiche condotte dall’ex Ministro dell’Interno, soprattutto sulla questione migranti, e le origini capoverdiane di Willy.
Insomma, la chiave di lettura è semplice: i concetti espressi dalla cosiddetta “bestia” di Salvini avrebbero in qualche modo indirizzato l’ira degli assassini verso Willy Monteiro Duarte. Magari per i suoi tratti somatici. Approccio sbagliato, a nostro modesto avviso, quello di alcuni giornali online e di coloro che hanno sposato questa teoria. Fermo restando che gli inquirenti al momento stiano escludendo la matrice razzista in merito all’aggressione, almeno stando a quanto riportato da Fanpage, c’è da dire che alcuni dei ragazzi fermati siano più legati a partiti di estrema Destra che alla Lega.
Va anche detto che, al contrario di quanto si prevedeva sui social in un primo momento, siano poi giunte le parole di ferma condanna da parte dello stesso Salvini nei confronti degli assassini di Willy Monteiro Duarte. Ad oggi, associare quanto avvenuto a Colleferro a questioni politiche è assolutamente forzato e non ha elementi alle proprie spalle.
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