Casal Bruciato, Roberto Saviano: “La Polizia ridotta a un servizio d’ordine di partito”, la Polizia di Stato: “Commenti ingenerosi per regolare conti personali”
L’8 maggio 2019 lo scrittore e giornalista Roberto Saviano ha twittato un commento sui fatti di Casal Bruciato, con un particolare focus sull’operato della Polizia di Stato:
Parole ambigue dal
#MinistroDellaMalaVita su#CasalBruciato per non indispettire i cani feroci di#CasaPound che minacciano donne e bambini. E la@poliziadistato, che sequestra striscioni e telefonini, ridotta a servizio d’ordine per la campagna elettorale di un partito. Che pena
La replica della Polizia di Stato, dall’account ufficiale certificato, non si è lasciata attendere:
La polizia di Stato serve il Paese e non è piegata ad alcun interesse di parte. Chi sbaglia paga nelle forme prescritte dalla legge. Che pena leggere commenti affrettati e ingenerosi per dispute politiche o per regolare conti personali.
La notizia è vera ed è tutto rintracciabile sull’account Twitter di Roberto Saviano a questo link, che abbiamo anche archiviato a questo indirizzo. Dalla sua pagina Facebook Roberto Saviano, in aggiunta a quanto scritto su Twitter, ha affermato:
Le parole del #MinistrodellaMalaVita sui fatti di Casal Bruciato sono troppo ambigue. Si ha l’impressione che cerchi di non indispettire i cani feroci di CasaPound, che oramai sentono di non avere limiti: squadristi che minacciano donne e bambini che sono nel loro pieno diritto, ma “colpevoli di etnia diversa”.
Cosa crede, Ministro, che le sue simpatie e frequentazioni, la sua indulgenza nei confronti di CasaPound a Roma non abbiano conseguenze?
Quando qualcosa accadrà – poiché è chiaro che a Roma si sta preparando il terreno perché qualcosa accada: è inconcepibile l’aggressione subita oggi dalla Sindaca Raggi – noi sapremo chi sarà il responsabile politico.
Ma una riflessione merita anche la condizione nella quale il Ministro ha ridotto la Polizia di Stato. Un servizio d’ordine a disposizione della campagna elettorale di un partito. Uomini costretti a sequestrare striscioni a persone anziane, a sequestrare telefonini che turbano la grave forma di selfite del Ministro. Che pena.
La notizia è dunque vera: la Polizia di Stato ha risposto al commento di Saviano sull’operato degli agenti durante i disordini di Casal Bruciato.
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