I nostri lettori ci segnalano un articolo pubblicato il 14 maggio 2019 su Senza Quartiere, un blog di “controinformazione modenese”. L’articolo riporta il caso di un uomo di 71 anni fermato dalla Polizia per aver esposto uno striscione di contestazione a Matteo Salvini durante un comizio.
Umberto Fazzi, 71 anni, è un militante del Centro di Archiviazione ISKRA e alle 20:30 era salito su un tetto di fronte allo spazio dal quale Salvini stava tenendo il comizio. A quel punto, scrive Senza Quartiere, sono intervenuti degli agenti della Questura che hanno fatto irruzione nell’abitazione privata per raggiungere il pensionato sul tetto. A quel punto sono scattate le manette, e l’uomo è stato portato in questura.
Senza Quartiere scrive che Fazzi è stato trattenuto per 3 ore dagli agenti ed è stato denunciato per “grida e manifestazioni sediziose” secondo l’articolo 654 c.p.. La pagina Facebook di Senza Quartiere ha inoltre caricato una video-intervista a Umberto Fazzi:
La notizia è stata ripresa anche da Repubblica che conferma l’accaduto, mentre sul Resto del Carlino troviamo un primo articolo pubblicato alle 21:59 del 14 maggio nel quale ancora non si parla dell’arresto e dunque della denuncia da parte della Polizia ai danni del pensionato. Troviamo riscontro sull’arresto e sulla denuncia, piuttosto, nel secondo articolo pubblicato sul Resto del Carlino alle 16:54 del 15 maggio, e leggiamo che lo striscione riportava parole offensive. Repubblica e Senza Quartiere, in effetti, riportano un’immagine dell’uomo intento ad esporre il suo striscione:
Lo stesso striscione, srotolato e dai contenuti ben leggibili, è visionabile sulla pagina Facebook ufficiale del Centro di Archiviazione ISKRA in un post pubblicato alle 13:07 del 15 maggio:
Canagliume fascista dalle fogne alle istituzioni!
Diritti negati, disuguaglianze, sfruttamento, frantumazione sociale, violenza ai migranti e guerra:
è l’essenza del fascismo monopolistico di stato!
Da destra a “sinistra” servi e burattini della cricca istituzionale!
Fuori tutti dai co***oni!
La redazione di Dinamo Press oggi, 16 maggio, ha pubblicato un’intervista a Umberto Fazzi. L’uomo è un ex operaio in pensione, e quella sera era stato raggiunto da due poliziotti sul tetto mentre esponeva il suo striscione e gridava dal suo megafono. Alla domanda “Cos’è successo?”, Fazzi risponde:
Quel giorno sono stato fermato due volte. La prima alle 3 e poi alle 5, sempre dalla Digos. Mi han trattenuto ogni volta per circa mezz’ora. Poi al pomeriggio sono salito su un tetto adiacente a dove Salvini avrebbe dovuto fare il comizio.
Mezz’ora dopo essersi recato sul tetto sono arrivati i due agenti che, come racconta Fazzi: «Mi hanno schiacciato giù e ammanettato». A quel punto gli agenti, racconta l’uomo, hanno sequestrato il suo striscione “facendo una certa violenza iniziale”, dunque lo hanno portato in strada ancora ammanettato. Fazzi racconta gli agenti tentavano di nascondere le manette. I due poliziotti lo hanno poi liberato dalle manette e lo hanno portato in questura, e lì è rimasto fino a mezzanotte. Come dichiara Fazzi, il reato contestatogli risulta depenalizzato, ma su di lui sarebbero partite altre indagini che non escluderebbero altri reati.
Parliamo di “indagini in corso”, quindi, perché lo stesso pensionato denunciato ha affermato che sono in corso degli accertamenti nell’eventualità della presenza di altri reati. L’articolo è in aggiornamento.
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