Nessuna Fonte

Carola Rackete non ha la patente nautica!

Ci segnalano i nostri contatti la voce insistente secondo cui “Carola Rackete non ha la patente nautica”.

Abbiamo un po’ scavato nelle fonti, e le fonti?

L’ennesimo dubitativo un po’ “furbetto” basato su una ridda di se, ma e forse

Sono giorni che cerchiamo materiale su questa sedicente comandante, ma di lei non esiste traccia. Nemmeno le nostre fonti estere la conoscono né hanno mai sentito parlare di lei.
I giornali tedeschi e olandesi la ignorano volutamente. Sui social non esiste un suo profilo, una sua storia, insomma niente. Carola Rackete pare essere comparsa dal nulla. Ma c’è un problema più grosso. Il suo nominativo non si trova nemmeno nei registri dell’universitá di Jade. Ciò che per noi poi è ancora peggio è che non risulta nei database dei registri nautici in Germania. Pare dunque che la sedicente Carola Rackete non abbia mai conseguito nemmeno la patente nautica per poter condurre un gommone di potenza superiore ai 40 CV, figuriamoci se una così può condurre una imbarcazione da diporto superiore ai 24 metri per la quale ottenere la patente non è difficile, ma di più. Segnaliamo poi che nell’ambiente nautico, prettamente maschilista e conservatore di certe tradizioni, alla stregua di quello aeronautico di linea, per una giovane ragazza è praticamente impossibile diventare capitano e ottenere il comando.

Dunque ci siamo chiesti chi sia veramente questa Carola Rackete? Non è che forse è solo una millantatrice?

Cosa. Caspita. Abbiamo. Letto?!?

Sostanzialmente l’intero assunto del nostro anonimo scrittore si riassume in:

Siccome il Capitano Carola Rackete non passa il suo tempo a raccontare tutto quello che fa sui Social Network come una ragazzina videodipendente tipica, siccome ho cercato su Facebook, non trovo il suo profilo e non mi dà l’amicizia, allora io nego che esista, e siccome non ha messo su Internet una foto della sua patente, allora non ce l’ha

Ma prima dire che Carola Rackete non ha la patente nautica, perché non vi ricordate un po’ di quando eravate piccoli e la mamma vi diceva di non raccontare i fatti vostri agli sconosciuti?

Ci spiegate un attimino perché il Capitano Rackete dovrebbe mettere la sua vita in piazza su Facebook e voi dovreste lamentarvi e negare la sua esistenza perché non lo fa?

Ma voi pensate che l’isituto Wegener per le ricerche oceanografiche metta sui rompighiaccio per tre anni il primo che passa?

Oppure è assai più probabile che un importante istituto Oceanografico, non ce ne vogliano blogger famose come Chiara Ferragni che salutiamo con affetto, prima di assegnarti il comando di una nave valutino il tuo curriculum ed i tuoi requisiti e non i tuoi followers su Instagram?

Che peraltro, ovviamente non “troverei niente all’università di Jade” (confusione evidente con la Jade Hoschschule), dato che ha studiato alla Edge Hill University nel Lancashire.

Poi Carola lascia mamma e papà e va a studiare va all’estero, alla Edge Hill University nel Lancashire, in Gran Bretagna. Si diploma con una tesi sugli albatros, prende un master. «Amo la natura e gli animali». Il profilo perfetto della ragazza tedesca che si batte per l’ambiente. E per i diritti. Così dopo la laurea si mette al timone di una nave rompighiaccio nel Polo Nord per uno dei maggiori istituti oceanografici tedeschi l’Alfred Wegener, per cui lavora dal 2011 al 2013. Cinque lingue sul curriculum, a 25 anni è secondo ufficiale a bordo della Ocean Diamond. E due anni dopo è sull’Arctic Sunrise di Greenpeace. Avanti fino al 2016, quando è volontaria di Sea-Watch. Sono gli anni in cui alle Ong ancora è permesso stare in mare senza problemi.

Carola che ci crede e che non si arrende. In poco tempo diventa coordinatrice dei team di avvistamento di Moonbird e Colibrì, i piccoli aeroplani della Ong che pattugliano il Mediterraneo alla ricerca dei barconi in difficoltà. Lì impara cosa significa scrutare per ore e ore l’orizzonte in attesa di un puntino nero. E apprende la delicata arte di districarsi tra i messaggi in codice della capitanerie. Roma, Tripoli, Malta. Per diventare una che forza il blocco bisogna studiare.

E immaginiamo che prima di urlare alla mancata patente nautica di Carola Rackete, i nostri eroi abbiano controllato l’esistenza di un archivio cartaceo, o il regolamento nautico applicabile alla fattispecie in esame, o la presenza di documenti equipollenti.

Confidiamo che non si siano limitati a cercare

patente nautica Carola Rackete

Su Google per poi, trovati zero risultati, lanciare lo scoop.

Ciò sarebbe, quantomeno, sconveniente…

Taceremo sul titolo evidentemente previsto in origine dal meme/articolo: la rastona non ha nemmeno la patente nautica.

La classe non è acqua. Nè dolce, né salata.

AGGIORNAMENTO

Un nostro contatto ci comunica che

Avendo conseguito la laurea di primo livello in nautica e trasporto marittimo alla Jade Hochschule di Elsfleth del 2011, Carola Rackete ha ottenuto la qualifica di Wachoffizier (ufficiale di picchetto).
La qualifica di capitano viene attribuita successivamente in base all’esperienza di lavoro senza ulteriori esami (“Das Befähigungszeugnis zum Kapitän wird später auf Basis der Berufserfahrung ohne weitere Prüfung erworben”).
Informazioni raccolte sul sito dell’università di Jade, (la J si legge come la J di Jesi):
https://www.jade-hs.de

Aggiungendo che una Hoschschule è in realtà un termine generico usato per indicare differenti istituzioni del sistema educativo terziario tedesco che si occupano della ricerca e dell’insegnamento nei campi delle scienze, dell’economia, della pedagogia, della teologia e delle arti, traducibile in università solo con una mano di Google Translate non riverificata, abbiamo trovato la fonte delle due bufale.

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