Carl Tanzler, che amò il cadavere della sua Elena

di Luca Mastinu |

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Carl Tanzler, che amò il cadavere della sua Elena Bufale.net

Può sopportare il lezzo dell’umidità di quell’ambiente chiuso, di quel calcificarsi di dolore e lacrime che in un cimitero presenziano, sempre, ogni resa all’omaggio. Alla memoria. Quel luogo di morte e riposo non lo inquieta, perché lì riposa lei. Dorme, forse. Per questo lui addolcisce il suo sonno fissando la sua tomba e cantando canzoni spagnole, nella speranza che quel canto renda lieve la terra che la ricopre, che la separa da lui.

È il 1931 e Carl Tanzler, nato von Cosel, non vuole rassegnarsi alla prematura scomparsa di Elena “Helen” Milagro de Hoyos.

La tubercolosi

Carl Tanzler dal 1927 è radiologo presso l’U.S. Marine Hospital di Zephryhills, in Florida. È proprio in quelle corsie che incontra per la prima volta Helen, affetta da tubercolosi. Nell’aprile del 1930 ha inizio questa storia incredibile, singolare e macabra. La famiglia di Helen è stata decimata dalla tubercolosi e lei, 22 anni, sembra destinata alla stessa sorte.

Tanzler se ne prende cura, ma la sottopone a terapie poco ortodosse: erbe e raggi X. I tentativi non fanno che condurla alla morte, in quel 1931 grigio e crudele. Carl si lascia travolgere dalla disperazione.

La morte di Elena

Con il consenso della famiglia di lei si fa carico del funerale e della costruzione di un mausoleo che sia degno della sua memoria, un giaciglio decoroso e bello. Come lei. Ogni notte si reca al mausoleo e le parla, canta, le sta accanto.

Nell’aprile del 1933 decide di portarla via per tenerla con sé per sempre. Il corpo di Helen, ovviamente, si trova in avanzato stato di decomposizione e Tanzler deve correre contro il tempo lottare per arrestare quel processo. Per mantenere i legamenti tra le ossa si ricorre a fil di ferro e grucce appendiabiti. Un paio di occhi di vetro sostituiscono quelli veri, oramai decomposti.

La seta imbevuta nella cera e nel gesso farà da pelle. I capelli, invece, sono veri. Non si conoscono le circostanze, ma la madre di Helen in precedenza ha donato a Tanzler alcuni capelli della ragazza, ed egli ha dunque composto una parrucca che completa la ricostruzione della sua amata. Integra, presente. Il nido d’amore del medico e della donna della sua vita rimane inviolato per 7 lunghi anni. In tutto quel tempo la tiene con sé, sullo stesso letto, per non lasciarla più andare.

Nel 1940 accade qualcosa.

La macabra scoperta

La sorella di Helen – non è chiaro se si tratti di Florinda o Celia – scopre la macabra verità e lo fa arrestare. I capi di imputazione si concentrano sulla profanazione della tomba e sul furto del cadavere. Dalla messa in atto dei fatti, però, sono trascorsi più di 5 anni e tutto cadde in prescrizione. Nel frattempo al corpo ricostruito di Helen viene data una nuova sepoltura ma senza riportare il nome sulla lapide. Quando Tanzler tornerà a casa non si rassegnerà alla solitudine: costruisce, infatti, un duplicato del corpo di Helen e nel farlo si serve di una maschera mortuaria.

Carl Tanzler muore il 3 Luglio 1952 e il suo corpo viene ritrovato tre settimane dopo la sua morte.

Diranno che il suo corpo giaceva tra le braccia del fantoccio di Helen. Diranno che la bambola ritrovata non fosse il duplicato, ma l’originale, che qualcuno gli avrebbe restituito di nascosto. Diranno che quando aveva ricostruito il corpo di Helen, prima dell’arresto, gli avesse praticato un condotto vaginale con un tubo di cartone per potersi unire alla sua sposa nell’amore più intimo.

Alcuni, infine, lo indicheranno come pazzo e necrofilo. Altri, invece, lo indicheranno come innamorato.

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