Capodanno con WhatsApp Gold e la bufala del video Martinelli con virus: altro che auguri di buon anno
Sta tornando di moda proprio oggi 30 dicembre il tormentone di WhatsApp Gold, la bufala riguardante il video Martinelli che, se aperto, renderebbe il nostro smartphone soggetto ad un pericoloso virus. Una catena alternativa ai soliti auguri di buon anno per Capodanno 2019, considerando le mode che prendono piede in questo particolare periodo dell’anno. Ecco perché, tra un messaggio e l’altro che spopola tramite la famosa app di messaggistica, è importante darvi nuovamente qualche informazione extra su questa vicenda.
Perché diciamo “nuovamente”? Vi abbiamo parlato della bufala di WhatsApp Gold e del presunto video Martinelli in grado di portare virus sui nostri device già un mesetto fa, e nemmeno in quel frangente si è trattato del primo caso. In sostanza, segnalazioni di catene del genere trapelano ormai con una certa costanza, eppure dalla Polizia Postale (sempre in prima linea in questi frangenti specifici) non sono mai giunte comunicazioni ufficiali in grado di confermare una tesi del genere.
Ve lo ripetiamo per l’ennesima volta, visto che anche a Capodanno sta girando questa fake news. La conferma su Snopes. Non esiste nessun programma chiamato WhatsApp Gold, né tantomeno il presunto video Martinelli che porterebbe con sé un virus dopo essere stato diffuso tramite l’attivazione del suddetto programma. Stiamo per vivere ore in cui verremo inabissati di messaggi all’interno dell’app, coi quali ci verranno inoltrati gli auguri di buon anno 2019, ragion per cui tra una conversazione e l’altra potrebbe esserci il rischio di dar peso a questa bufala.
Fate pertanto molta attenzione a tutta l’immondizia che circolerà sui social tra domani e il 1 gennaio, perché anche tra gli auguri di buon anno 2019 potrebbero esserci delle potenziali minacce. Nel caso, ve le riporteremo in tempo reale, ma per adesso tenete presente che non esiste nulla che possa farci ritenere non bufala la storia di WhatsApp Gold, di virus annessi e della minaccia scaturita dal video Martinelli.
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