Occorre ancora una volta un chiarimento per quanto riguarda il caso Coronavirus, questa volta in relazione a cani e gatti che sarebbero stati lanciati dalle finestre a Wuhan, a causa del timore che tali animali domestici possano trasmettere con maggiore probabilità il virus in questione. Dopo la questione dei falsi audio WhatsApp, da noi trattati anche in questi minuti, bisogna fermarsi un attimo e raccogliere tutte le informazioni disponibili su questa storia. Anche perché quello della tutela degli animali è da sempre un argomento delicato.
Le notizie raccolte fino a questo momento a proposito della storia di cani e gatti lanciati dalle finestre per il timore che possano trasmettere il Coronavirus sono frammentarie. In primo luogo, a parlarne è stato il sito The Sun, secondo cui tutto sarebbe nato dalla cattiva interpretazione delle parole di alcuni esperti del settore. Vedere per credere il caso di Li Lanjuan, epidemiologa e membro del team cinese che è stato creato per approcciare una volta per tutte il Coronavirus, e che al contempo ha effettivamente rilasciato dichiarazioni di questo tipo, poi diffuse anche sul social network asiatico Weibo:
“Se gli animali domestici escono e hanno contatti con una persona infetta, hanno la possibilità di essere infettati. Quindi gli animali domestici devono essere isolati”.
Del resto, come evidenzia l’Organizzazione Mondiale della Sanità tramite alcuni tweet in merito, ad oggi non ci sono prove sul fatto che il Coronavirus si trasmetta agli uomini anche da cani e gatti. Fatte queste doverose premesse, è lecito chiedersi se le immagini riguardanti cani e gatti deceduti per strada, presumibilmente in Asia, siano stati effettivamente lanciati dalle finestre e dai balconi.
La risposta, come evidenzia Next Quotidiano, al momento non c’è. Nel senso che non ci sono prove inconfutabili per contestualizzare le suddette foto alla psicosi da Coronavirus contro cani e gatti. Possibile che a breve se ne sappia di più. Vi faremo sapere.
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