La tragica notizia del cane ucciso a Priolo Gargallo, nel Siracusano, è divenuta nota a tutti con la foto che mostra l’orrore degli ultimi istanti di vita dell’animale, trascinato con le catene dall’auto del suo assassino e consumato dall’attrito con l’asfalto. In correlazione con questa storia sta circolando l’immagine di un uomo spacciato per A.R., presunto assassino del cane ucciso a Priolo.
Accade sempre, specie quando si tratta di bambini e animali, che le immagini dei presunti carnefici vengano date in pasto alla parte più feroce dei social con il risultato, molto spesso, di una caccia all’uomo su persone che si rivelano innocenti. Non sappiamo se sia questo il caso, ma nemmeno voi. Usare la pancia, in questi casi, è l’unica cosa da non fare per andare incontro al reato di diffamazione.
Diciamo questo perché né gli inquirenti né le istituzioni locali hanno diffuso le generalità dell’assassino del cane, mentre alcuni utenti sui social lo hanno già fatto.
Il nome diffuso di A.R., addirittura, ha portato all’attacco feroce ad un suo omonimo e l’OIPA di Siracusa ha dovuto invitare i follower alla calma dicendo che si era creato un certo shitstorm nei confronti di uno stimato pediatra di Siracusa.
L’OIPA di Siracusa ha denunciato l’episodio del cane ucciso a Priolo Gargallo in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale:
Siamo schifati, siamo arrabbiati, siamo sconvolti.
Non può, non può, non deve arrivare a tanto la cattiveria umana.
Oggi i volontari Oipa sono stati chiamati da un concittadino che ha assistito ad una scena straziante una dacia duster bianca che ha trascinato per chilometri un cane legato con una catena. Il cane era ormai inerme, il cittadino suonava, inseguiva l’auto, gli intimava di fermarsi che stava ammazzando il cane, ma il delinquente accellerava e proseguiva per altri 500 metri, quando si fermava e minaccioso staccava la catena dalla sua auto, avvolgeva il cane esanime in dei cenci e lo gettava in campagna, dandosi alla fuga.
La povera bestiola non si muoveva più e il cittadino corre dai vigili di Priolo Gargallo che non intervengono e lo invitano ad andare dai carabinieri. Nel frattempo il signore chiama i volontari Oipa e racconta l’accaduto, questi corrono sul posto e trovano una scena straziante: il cane a brandelli con tutte le ossa di fuori buttato nel terreno come spazzatura. Lo caricano in macchina e lo portano immediatamente presso lo studio del dottore Zappulla che afferma di non aver mai visto una situazione così straziante.
Tutte le zampe fatturate, la mandibola fratturata, ossa abrase, una scena raccapricciante, non si può, non si può, accettare di vedere soffrire così un essere senziente, non è giusto.
Dopo due ore dall’inizio della sua tortura questa povera anima martoriata si è spenta fra atroci dolori.
Il cittadino ha denunciato l’accaduto, noi come Oipa siamo stati fino alle 20,30 in caserma e abbiamo denunciato A. R. di Priolo Gargallo per aver maltrattato, seviziato, martoriato, abbandonato ed ucciso questa povera bestiola innocente.
Ci dispiace mostrarvi queste immagini, ma vogliamo che si sappia cosa ha fatto questo mostro e vi chiediamo di ascoltare e vedere.
Ps: non si tratta del rinomato medico siracusano, è un caso di omonimia.
In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Priolo Gargallo ha riferito di aver denunciato il responsabile dell’omicidio:
DURA CONDANNA PER QUANTO ACCADUTO OGGI AD UN POVERO CANE, TRASCINATO DA UN’AUTO DOPO ESSERE STATO LEGATO AD UNA CORDA. Già partita la denuncia ai Carabinieri per risalire al responsabile dell’ignobile gesto. Farò di tutto per garantire una pena esemplare all’autore del vergognoso atto. Il cane, nonostante i tentativi per salvargli la vita, purtroppo non ce l’ha fatta.
Come riporta Siracusa News in un articolo pubblicato oggi, 8 maggio, il responsabile è stato fermato. Si tratta di A.R., 69 anni e pensionato, che una volta portato in caserma si è chiuso nel silenzio più totale senza fornire le motivazioni che lo hanno indotto a compiere l’assassinio. Secondo gli inquirenti il cane non era di sua proprietà, bensì si trattava di un randagio. La vicenda è riportata anche dal quotidiano La Sicilia e, tra le testate nazionali, su SkyTG24 e Quotidiano.net, ma in nessun caso leggiamo le generalità del colpevole né viene mostrata la sua foto. Ciò che si sa dell’assassino è che si tratta di un pensionato di 69 anni e che le iniziali del suo nome sono A.R..
L’uomo di cui i social condividono la foto non ha riscontri: le autorità e la stampa ufficiale non hanno mostrato il volto dell’assassino del cane ucciso a Priolo Gargallo.
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