Cancellata la pagina FB di ‘Il Primato Nazionale’: denuncia pronta dopo il secondo affondo
Forse per alcuni lo era già da diverso tempo, ma ora è ufficiale la cancellazione della pagina Facebook di “Il Primato Nazionale”. Testata regolarmente iscritta, con una chiara linea editoriale spostata politicamente a destra. Va detto che non si tratta certo del primo provvedimento da parte del noto social network contro questa realtà, se pensiamo che nel 2019, sulle nostre pagine, abbiamo già affrontato tematiche simili. Tuttavia, aprile 2021 ci consegna uno step ulteriore che va ben oltre una pagina oscurata.
Questa volta FB cancella ufficialmente la pagina di ‘Il Primato Nazionale’
Va detto che, con le logiche attuali, già il colpo inflitto dallo staff di Zuckerberg a “Il Primato Nazionale” non era stato di poco conto. Oscurando una pagina, infatti, si mettono i fan nelle condizioni di dover cercare un contenuto pubblicato dalla testata in modo specifico, oppure risalire alla fonte con un meccanismo più complesso ed articolato. Per farvela breve, da più di un anno la visibilità di questo giornale e degli articoli ricondivisi con appositi link hanno visto calare sensibilmente la propria portata.
Effettuando una ricerca all’interno di Facebook, dunque, pur inserendo nell’apposito campo “Il Primato Nazionale”, potrete notare che il social network non vi rimanderà con gli appositi risultati alla vecchia pagina, che tra le altre cose contava su circa 90.000 sostenitori. Numeri magari non elevatissimi per gli standard di questa piattaforma, ma neppure così irrilevanti da far passare in secondo piano la notizia della cancellazione.
C’è anche un articolo sul sito ufficiale che conferma l’autenticità della notizia. Gli admin della pagina Facebook di “Il Primato Nazionale” al momento non possono fare altro che prendere atto del messaggio seguente: “Questa Pagina non è disponibile. Il link potrebbe essere non funzionante o la Pagina potrebbe essere stata rimossa“. Secondo le prime ricostruzioni, FB non aveva inviato preavvisi. Non a caso, i legali della testata pare abbiano già deciso di denunciare il social network in questione.
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