“Cambiato l’articolo 403 del Codice Civile, toglieranno i figli ai novax”: perché non è così
Cambiato l’articolo 403 del Codice Civile, toglieranno i figli ai novax: con l’approssimarsi delle feste si approssimano le condivisioni in tal senso sui social.
Catene di S.Antonio di commento in commento, di Telegram in WhatsApp che, come vedremo hanno ben poco costrutto.
Come vedremo con un aiuto de Il Sussidiario, che di questo ha fatto una perita analisi.
La riforma
L’attuale formulazione dell’art. 403 cc postula l’allontamento “quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o si trova esposto, nell’ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico-fisica e vi è dunque emergenza di provvedere”.
Formula che sostituisce la precedente “quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o è allevato in locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere all’educazione di lui”.
La sostanziale differenza è l’introduzione dell’allontanamento del minore per pregiudizio e pericolo per l’incolumità psicofisica.
La ratio sottesa è evidente: pensiamo ad un minore che, sia pur non in situazione di abbandono, venga costantemente vessato, umiliato, percosso o leso nella sua incolumità psico-fisica. Considerare l’abbandono e la pericolosità oggettiva del contesto come più rilevanti della pericolosità soggettiva dell’esposizione continua a rischio per l’incolumità suona strano.
Cosa cambia davvero nell’articolo 403 del Codice Civile
Come ci ricorda il Sussidiario, che riporta le parole dall’avvocato Maria Giovanna Tuo, presidente di Cammino-Camera Nazionale per la persona, le relazioni familiari e i minorenni, ora viene “archiviato” l’intervento della Pubblica amministrazione, che però può intervenire in casi di emergenza se il minore rischia di subire un grave pregiudizio, ma stavolta è previsto l’immediato intervento del giudice che deve ratificare o meno l’intervento, prevedendone anche alcuni di tutela e sostegno, oltre che nominare un curatore speciale.
Nella situazione precedente, le autorità amministrative e i servizi sociali potevano intervenire senza il via libera del giudice.
Resta il nodo del tempo: una logica preoccupazione che si legge nel rumore Social è che il giudice ha 48 ore di tempo per decidere, temendo quindi che vi siano decisioni frettolose.
D’altrone, in passato un limite di tempo non esisteva neppure, lasciando il rischio che un bambino in situazione di abbandono, insalubrità e immoralità fosse lasciato letteralmente a macerare nel disagio per mere ragioni di tempo e burocrazia.
Un limite temporale troppo stretto può essere sempre sistemato: un limite temporale assente, nell’Italia dove la lentezza dei processi è riconosciuta come un problema tale da coinvolgere il PNRR equivale nei fatti ad un problema ancora maggiore.
Ma toglieranno i figli ai novax?
No. Tale prospettiva viene infatti definita “fantalegge”.
Dal punto di vista tecnico ricordiamo, come ricorda Il Sussidiario che forme di obbligo legislativo per determinati vaccini esistono, la legge Lorenzin ne prevede.
Ad oggi nessun minore è mai stato sottratto alle sue famiglie per inottemperanza all’obbligo vaccinale, figurarsi se uno scenario del genere diventasse possibile per una somministrazione che neppure è obbligatoria.
Consigliata per motivi di salute sì, ma non obbligatoria.
Ironicamente, questa fake news è sia speculare che parallela ad una precedente fake sulla decotta e mai entrata in vigore riforma Agostinelli, con la fondamentale differenza che se la riforma Agostinelli fu tacciata di voler dare troppo potere agli Assistenti Sociali per creare “un nuovo caso Bibbiano” l’attuale riforma di fatto azzera ogni potere degli assistenti sociali per accentrarlo nel tribunale dei minori (questo a prescindere della limitata portata dei casi di cronaca, che non consentono di parlare di “colpe degli assistenti sociali”).
Non a caso concordiamo con l’ultimo punto dell’analisi
Dunque, i timori non sono solo infondati, ma strumentalizzati per fomentarli.
Frase che ci trova del tutto d’accordo.
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