Buzz Aldrin atterra teorico del complotto
Buzz Aldrin atterra teorico del complotto è quel genere di notizia che ci sta come il cacio sui maccheroni a pochi giorni dal 20 luglio 2019, i 50 anni dell’allunaggio.
Ma è una storia assai più vecchia, ancorché vera: da cui il tag precidazioni. Buzz Aldrin atterra teorico del complotto è infatti una storia del 2002, che la stampa internazionale ha portato a memoria di un eroe dello Spazio.
Ma andiamo con calma e guardiamo il twittatissimo video
Now that it’s officially the 50th anniversary of the moon landing, here’s a lovely video of Buzz Aldrin punching a conspiracy theorist in the face. pic.twitter.com/xz1Nb0e9m7
— James Hasson (@JamesHasson20) 20 luglio 2019
Cosa è accaduto: l’antefatto di Buzz Aldrin atterra teorico del complotto
Questa storia ha due interpreti.
Da un lato abbiamo Buzz Aldrin, pluridecorato astronauta, secondo uomo ad aver calpestato il suolo lunare, ingegnere, aviatore ed all’epoca dei fatti energico pensionato di anni 72.
Dall’altro Bart Sibrel, all’epoca dei fatti di anni 37, teorico del complotto salito alla ribalta per una serie di documentari in cui asseriva che lo Sbarco sulla Luna non è mai avvenuto e che si tratti di un complotto ordito dalla CIA e dalla NASA.
Siamo comunque in un paese libero, anche negli USA, e tutti hanno il diritto di credere in quello che vogliono, anche se contraddice i fatti.
Il problema nasce dalla condotta del Sibrel, le cui attività prevedevano, oltre a girare documentari complottistici, cercare ripetutamente di contattare Armstrong, Collins ed Aldrin per imporgli di giurare sulla Bibbia di essere stati davvero sulla Luna.
Capirete quanto questo possa essere assai sgradevole. E gli avvenimenti più sgradevoli accaddero proprio a Buzz Aldrin
Cosa accadde in quel 2002…
Buzz Aldrin era a Beverly Hills assieme a sua figlia, invitato per una trasmissione della TV Giapponese quando il Sibrel, approfittando della circostanza, si avvicinò a lui per ripetere la sua biasimevolmente petulante richiesta.
Come ricorda l’avvocato di Aldrin a questo punto, dinanzi all’ennesimo rifiuto, Sibrel reagì, come si vede nel video, sbarrando il passo all’anziano astronauta ed eroe ed urlandogli contro ogni genere di insulto ed insolenza, chiamandolo codardo, bugiardo e ladro.
Va da sè che in condizioni ordinarie un uomo giovane e forte che blocca urlando un anziano e sbarrandogli il passo per impedirgli di procedere oltre avrebbe comportato gravi conseguenze per il secondo: ma in questo caso Buzz Aldrin ha avuto la prontezza di riflessi di sferrare un singolo pugno ma ben piazzato sul volto del Sibrel, costringendolo ad arretrare sotto gli occhi dei cameramen accorti.
Nonostante Sibrel abbia dichiarato che non si aspettava di venire colpito dinanzi alle telecamere, probabilmente pensando che le stesse fossero un deterrente, questo non è stato il parere della Corte Distrettuale dell’epoca.
Il 21 Settembre del 2002 Buzz Aldrin fu prosciolto da ogni accusa per l’equivalente locale del non doversi procedere, e gli fu riconosciuto l’aver agito per legittima difesa, per difendere se stesso e la figlia da un immotivato danno.
A distanza di anni, ricorda il Messaggero, Sibrel è ancora della sua posizione, ma ricorda ancora il pugno ricevuto da un già anziano, ma ancora energico Aldrin.
Una storia peculiare, un po’ buffa: ma del resto, per andare sulla Luna non puoi avere che una tempra fuori dal comune. E citando un noto film, nessuno può mettere Buzz Aldrin in un angolo.
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