Butta male dopo gli insulti a Mattarella: 11 indagati con neofascisti e negazionisti
Non è andata bene questa volta ai soliti leoni da tastiera, considerando il fatto che undici persone rischiano grosso dopo gli insulti a Mattarella. Come se non bastassero le basse insinuazioni sul fatto che la vaccinazione del Presidente della Repubblica sia stata solo una farsa, come vi abbiamo riportato un paio di giorni fa, ora tocca analizzare più da vicino la risposta dello Stato. Già, perché come avvenuto in un contesto molto simile con Liliana Segre, le autorità hanno deciso di non restare con le mani in mano.
Per fortuna, oseremo aggiungere, perché se da un lato ognuno può avere la propria opinione su vaccini contro il Covid (in un momento storico delicato come questo, è vero fino ad un certo punto, ma non è questo il momento giusto per approfondire il tema), allo stesso tempo gli insulti a Mattarella sono a dir poco vergognosi. Dunque, dopo che le agenzia di stampa hanno riportato la notizia delle diverse perquisizioni presso le abitazioni degli haters, bisogna esaminare ulteriori dettagli trapelati.
Retroscena dopo gli insulti a Mattarella: tra gli indagati, anche neofascisti e negazionisti
Ci ha pensato Repubblica a sbilanciarsi sulla questione, raccogliendo tramite gli inquirenti informazioni più dettagliate sugli indagati per gli insulti a Mattarella. Ad esempio, ci sarebbero profili ben definiti tra questi soggetti, come antieuropeisti e negazionisti del Covid, almeno per quanto riguarda gli hater identificati. Senza dimenticare una persona impegnata in passato con Forza Nuova.
Si tratta dei primi verdetti che sono emersi oggi 11 marzo in seguito alle perquisizioni avvenute in tutta Italia per l’indagine condotta dalla Procura di Roma. Buona parte dei controlli sono stati effettuati nei dintorni della Capitale, ma non solo nel Lazio. Al momento non ve la diamo per vera, in quanto non abbiamo tra le mani nominativi e profili social degli autori degli insulti a Mattarella, ma l’autorevolezza della fonte c’è tutta. Torneremo sicuramente sulla vicenda.
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