Notizia Vera

Bufera sul MACRO: “Questo schifo si trova a Roma! Virginia Raggi si dimetta”

Abbiamo incontrato più volte nella nostra carriera due concetti che si intersecano. Lo sconcerto del pubblico davanti all’Arte “problematica”, quella fuori dai canoni e dalle righe, ed una sua stretta parentela con quel “Politicamente Scorretto” che spesso diventa scusa per  “memare” le cose più disgustose trincerandosi dietro il black humor.

Premessa: non è una gara al ribasso, tutto questo è un tentativo di spiegare da dove sia saltato fuori un contenuto controverso, perché in Museo e perché si è intervenuto.

Bufera sul MACRO: l’Ecce Homo Erectus al MACRO

Premessa il “manifesto blasfemo” di cui si tratta è apparso inizialmente in forma clandestina, nelle stazioni ATAC, nel 2017.

Similarmente ai meme che vediamo apparire su Internet con contenuto scorretto, spesso abrasivo e destinato a suscitare sconcerto, le opere Ecce Homo Erectus e Immaculata Conceptio IN VITRO furono giustificate come una provocazione artistica.

Giustificazione che non bastò certo a salvare gli aeristi Hogre e DoubleWHY da una incriminazione per Blasfemia, ma che servì ad incuneare le due creazioni nella corrente artistica del Sovvertismo.

Il Sovvertismo è in pratica la vendetta dell’artista sulla pubblicità, elevare a forma d’arte il gesto del ragazzino che disegna i denti neri al viso sorridente di una fotomodella, o tatuaggi bizzari su un corpo nudo, oppure scrive parolacce sul manifesto pubblicitario di una agenzia di trasporti.

Il Subvertising è una tecnica artista (sic!), adoperata anche da Hogre e DoubleWhy, che consiste nel modificare i cartelloni pubblicitari sparsi per le città con interventi artistici che mirano a farne una parodia o stravolgerne il significato come forma di protesta contro l’inquinamento visivo della pubblicità e per il suo messaggio legato al consumo e all’edonismo.

Siamo grossomodo nell’ambito artistico e incomprensibile agli iniziati di Cattelan che attacca una banana al muro e la vende per migliaia di dollari: non possiamo decidere a priori cosa sia Arte o meno.

Ma, ovviamente, diritto, società e tessuto sociale nel vedersi davanti l’Ecce Homo Erectus, praticamente un Gesù Cristo blasfemo affetto da una visibile erezione e la Immaculata Conceptio IN VITRO (due donne vestite da Madonna con in braccio un neonato) si interrogano.

E all’epoca decisero per la condanna, quindi per lo stato di accusa per blasfemia, nonostante la rivendicazione fiera di Hogre come autore del Sovvertismo.

Va detto che nel resto del mondo il Sovvertismo fu accettato non solo come forma d’arte, ma l’accusa di Blasfemia divenne la tagline fissa di ogni esibizione della corrente, come ad esempio la mostra Moral Panic al WAR di Londra.

Per due non abbiamo più sentito parlare di Hogre e DoubleWHY, finché il MACRO non ha recentemente dedicato una retrospettiva proprio ad Hogre.

Nella quale, per forza di cose, assieme al più cauto ma egualmente controverso God sniffing chemtrails – Dio che sniffa le scie chimiche, è riapparsa la mostra Sovvertista di Moral Panic, con la ricostruzione giornalistica di come la stessa abbia portato all’accusa di Blasfemia.

E parlando di Moral Panic, ecco che sono riapparsi, questa volta non più clandestinamente e alle fermate degli Autobus come in passato, ma nell’alveo della stessa mostra, le opere bandite.

Riportando in vita tutte le critiche dell’epoca, l’indignazione della politica e la dichiarazione del Palaexpo

L’Azienda Speciale Palaexpo, azienda che per sua missione promuove ogni giorno la cultura e il rispetto critico della libertà artistica e di espressione – si legge nella nota – si dissocia dal messaggio del manifesto e comunica che lo stesso è stato rimosso

Che ha rimosso nuovamente il panel dedicato all’Ecce Homo Erectus.

Non è nostro interesse prendere parte alla querelle tra arte o blasfemia: se sia una creazione blasfema o, sposando la tesi di Hogre, una rappresentazione del Patriarcato che sottomette, lasceremo siano altri a giudicarlo.

Noi ci fermiamo qui: dicendovi che il manifesto è esistito, perché è esistito e perché ne parliamo ancora a quasi tre anni di distanza.

Ciò posto, non possiamo in ogni caso chiederci cosa caspita c’entri l’incolpevole Virginia Raggi, di cui sono stati scritti fiumi di parole, ma nessuno che la descrive come artista principale del Sovvertismo Italiano.

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