Oggi tutti chiedono “la testa” di 5 youtuber di TheBorderline dopo l’incidente costato la vita ad un bambino di 5 anni a Roma. Quanto accaduto nella giornata di ieri a Casal Palocco, con la morte di un bimbo di cinque anni dopo un tragico incidente stradale a seguito di una challenge su TikTok, sta scatenando diversi commenti di odio sui social.
Non parliamo di youtuber dai tempi di “Youtubo anche io“, purtroppo passato a miglior vita stando a quanto riportato a suo tempo. Protagonisti di questa tragica vicenda sono infatti quattro giovani youtuber, TheBorderline, che durante l’ennesima challenge hanno dovuto fare i conti con un esito impensabile. Da una sfida per il loro canale YouTube, si è arrivati alla morte.
I quattro ragazzi, tutti dai 20 ai 23 anni (mancava il quinto), avevano deciso di noleggiare un SUV della Lamborghini e guidare per 50 ore senza sosta, il tutto chiaramente ripreso dalla loro telecamera. Bisognava superare questa challenge, per loro che sono seguitissimi da milioni di utenti sul canale TheBorderline, ma nessuno si attendeva un finale di questo genere.
Cosa è accaduto? Durante questa sfida il SUV si è schiantato contro una Smart FourFour al cui interno c’era una madre con i suoi due bambini. Il figlio di cinque anni è purtroppo deceduto, mentre la 29enne con l’altro figlio di tre anni si ritrovano in prognosi riservata. Chiaramente è partito immediatamente il massacro social per questi giovani youtuber, ma bisogna attendere l’esito delle indagini per capire come effettivamente siano andate le cose.
Nell’ultimo video prima dell’incidente, si nota proprio come uno dei ragazzi pronunci la frase: “Questo con la smart che sta facendo?“. Bisogna ricostruire tutto l’accaduto, capire come siano andate effettivamente le cose, ma intanto sui social sembra essere già partito il massacro a questi ragazzi. Vito Loiacono, uno dei protagonisti di TheBorderline, è tornato sui social oggi, esternando il proprio dolore per l’accaduto: “Il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima”.
Le indagini faranno il loro corso e solo allora si potrà capire chi rischia il processo per omicidio stradale. Serve prudenza, che perché uno dei ragazzi (Loiacono) ha già fatto sapere che non fosse lui al volante secondo quanto riportato da Il Messaggero. Smentendo in questo modo alcune voci diffuse sui social.
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