Continua a tenere banco in queste ore la storia di Demiral e le sue posizioni sulla Turchia, in merito alla guerra di cui tanto si parla in questi giorni dopo le scelte di Erdogan. Ci sono due aggiornamenti importanti da prendere in considerazione, a tal proposito, oggi 12 ottobre. Da un lato, il difensore della Juventus ieri sera è stato immortalato nel bel mezzo del saluto militare con la maglia della Turchia dopo la vittoria sull’Albania. Allo stesso tempo, pare priva di fondamento l’indiscrezione sul fatto che la Juventus possa mettere Demiral fuori rosa per un anno.
In queste ore è emersa una vera e propria bufera social che ha colpito il difensore turco della Juventus Merih Demiral. Tutto è stato causato da un tweet pubblicato sul suo profilo, assolutamente vero, in cui Demiral si schiera in maniera diretta con Erdogan, presidente della Turchia, che in queste ore ha sferrato un attacco nel nord della Siria. Non è di certo la prima volta che politica e calcio si incrociano, ma quasi sempre quest’unione scaturisce un mare di polemiche.
Il tweet di Demiral è stato alquanto deciso, una presa di posizione fortemente favorevole all’iniziativa di Erdogan di colpire in modo più o meno diretto anche il popolo curdo che si trova nel nord della Siria. Queste le parole del difensore bianconero: “La Turchia ha 911 chilometri di confine con la Siria. Questo è un corridoio di terroristi. Il PKK e l’YPG sono stati responsabili della morte di circa 40mila persone, incluse donne, bambini, neonati. La missione della Turchia è quella di prevenire la creazione di un corridoio del terrore sui nostri confini meridionali e di riportare due milioni di siriani in territori sicuri”.
Chiarissimo il messaggio di Demiral al quale è stata allegata un’immagine di un soldato turco che assiste una bambina. C’è però da precisare un aspetto, ossia come mettere sullo stesso livello queste due organizzazioni curde citate nel post sia in realtà sbagliato, in quanto il PKK è un’organizzazione paramilitare, mentre l’YPG è in pratica l’esercito regolare curdo.
Sta di fatto che questo messaggio su Twitter da parte di Demiral ha suscitato numerosi consensi da parte dei patriottici turchi e pro Erdogan, mentre ha generato una serie di proteste, anche piuttosto furiose, da parte di chi è realmente preoccupato per le sorti del popolo curdo, praticamente sotto attacco militare. Demiral però non è stato l’unico calciatore turco ad aver preso le difese del presidente della Turchia, anche infatti Under, calciatore della Roma, si è chiaramente schierato in favore di Erdogan.
A Demiral ha poi risposto Marchisio, il quale ha menzionato alcuni riferimenti storici per smentire quanto detto dal difensore della Juventus, e non solo, nel corso delle ultime ore, come riportato da Repubblica: “I curdi erano gli eroi che hanno sconfitto l’Isis. Ora Erdogan occupa la loro terra. Possiamo voltarci dall’altra parte?”.
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