Bufale iniziò con crollo delle Torri Gemelle, prime frasi e immagini sull’11 settembre 2001
Il progetto Bufale è nato in realtà molti anni dopo i fatti dell’11 settembre 2001, ma il nostro lavoro ha iniziato ad avere un senso esattamente vent’anni fa, con le prime frasi ed immagini che hanno accompagnato il crollo delle Torri Gemelle. Anche qui in Italia. In questi anni, di tanto in tanto, siamo tornati su questa vicenda con eventi specifici, ma la madre di tutte le teorie complottiste (al di là delle questioni politiche ed economiche, comunque alla base di qualsiasi considerazione) resta quella incentrata sulla caduta delle due strutture.
Dal crollo delle Torri Gemelle alle prime frasi e immagini sull’11 settembre 2001
Cosa si dice, ancora oggi, sulle crollo delle Torri Gemelle? Tutto ruota attorno alle prime frasi e immagini sull’11 settembre 2001, in particolare quelle che provano a spiegare le ragioni che si trovano dietro la caduta dei due grattacieli. Il punto è molto semplice, coi complottisti che di anno in anno hanno evidenziato la volontà di qualche potere oscuro nel far cadere le torri. Il motivo? Le semplici temperature raggiunte con la fusione dell’acciaio, dopo l’impatto dei due aerei, sarebbero state insufficienti per il disastro osservato in tutto il mondo.
Considerazione che, in realtà, parte da un assunto vero. Poco prima del crosso delle Torri Gemelle, infatti, pare che le strutture abbiano raggiunto al massimo 800 gradi Celsius. Insomma, la soglia toccata rappresenta poco più della metà dei 1.500 gradi che in realtà risultano necessario affinché sia possibile fondere l’acciaio.
La questione, però, è più semplice. Le frasi e le immagini che vedete ancora oggi sui social, infatti, non tengono conto che i rapporti del Nist (Istituto Nazionale degli standard e della tecnologia) abbiano fornito da sempre una spiegazione differente per il crollo delle Torri Gemelle. Le fonti, infatti, non si concentrano sulla fusione delle travi, ma di indebolimento della struttura. Fatto che ha poi portato all’impossibilità di reggere il carico statico sovrastante. Uno stato, questo, che si verifica già tra i 250 e i 500 gradi.
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