Ci segnalano un articolo pubblicato il 15 Febbraio 2017 su Libero Giornale:
Non si placa la diatriba tra il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, e il social network Facebook. Così scriveva Laura Boldrini sulle pagine di Repubblica rivolgendosi al numero uno di Facebook: “Signor Zuckerberg, come molti sono preoccupata per il dilagare dell’odio nel discorso pubblico. Fenomeno non generato certo dai social network, ma che in essi ha un veicolo di diffusione potenzialmente universale. Questo dev’essere quindi per tutti il tempo della responsabilita’: tanto maggiore quanto piu’ grande e’ il potere di cui si dispone. E il suo e’ notevole. Un’Italia che sconta scarsa collaborazione da parte della sua azienda anche sul fronte della disinformazione, al contrario di quanto avviene in Germania o in Francia. Su questo tema ho da poco lanciato una campagna di sensibilizzazione. Proprio perche’ sono convinta che le fake news provochino danni alle persone e spesso rappresentino l’anticamera dell’odio“.
La risposta di Zuck
Dopo aver ricevuto il due di picche dal vice presidente dell’”azienda Facebook”, arriva anche la risposta fondatore del social, Mark Zuckerberg che seduto sulla sua poltrona in pelle umana dichiara:
“Facebook è uno strumento qualunquista che cerca di integrare quelli che sono i diversi aspetti del tessuto sociale cercando di ricucire e soprattutto orlare ogni fronda. Ci riteniamo offesi – dichiara Zuck ai microfoni di LiberoGiornale – ricevendo richieste assurde di verifica e controllo da parte di istituzioni che dovrebbero essere esempio di democrazia, mentre comportandosi in questa maniera non fanno altro che deteriorare tutti gli orli che i nostri sarti hanno eseguito. Vi dirò di più, cari amici di LiberoGiornale, mi sono stancato di queste continue richieste della Boldrini. Ma sapete quanto lavoro devo sbrigare? Le bufale saranno le sue, qui su Facebook non ne ho mai viste circolare. Viva la democrazia e la libertà.”
Parole dure che di fatto respingono al mittente ogni richiesta e proposta pervenuta al boss di Facebook. Ringraziamo Mark Zuckerberg per la estrema disponibilità e cortesia dimostrataci.
Libero Giornale torna con le sue bufale, perfette per catturare click e condivisioni di utenti che ignorano la provenienza delle notizie. Lo fa, in primis, con il nome del sito che unisce Libero Quotidiano e Il Giornale. La notizia parte dalla lettera di Laura Boldrini pubblicata da Repubblica, missiva di cui Libero Giornale riporta uno stralcio.
La risposta di Mark Zuckerberg non esiste. Libero Giornale descrive il fondatore di Facebook mentre siede sulla sua poltrona di pelle umana. È evidente il riferimento al Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam, ovvero il Megadirettore Galattico del fortunatissimo film Fantozzi (1975) di Luciano Salce. Balabam accolse la protesta di Fantozzi – fomentata dal collega comunista Folagra – facendogli visitare il suo ufficio. Tra gli arredi, infatti, spiccava la poltrona in pelle umana e l’acquario degli impiegati.
Bufala, dunque.
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