Avevamo già parlato, soprattutto nella nostra guida utile, di come si trasmette il virus Ebola. Negli ultimi mesi c’è chi sosteneva, erroneamente, che un ulteriore forma di contagio sia quella per via aerea.
Ricapitoliamo come avviene il contagio:
Come ha ben spiegato Medici Senza Frontiere, il virus Ebola non è come l’influenza.
A diffondere il panico per una possibile diffusione per via aerea sono state le dichiarazioni del capo della missione ONU in Africa Occidentale, Anthony Banbury, pubblicate anche dalle agenzie italiane il 3 ottobre 2014:
Il virus dell’Ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l’epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente. […] Uno scenario che comunque per ora “rimane improbabile”, secondo l’inviato Onu: ma “non puo’ essere escluso”
Nello stesso articolo dell’Ansa vengono riportate le dichiarazioni di Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma (uno dei centri ad alta specializzazione in Italia per l’assistenza e diagnosi su ebola):
Non esiste alcuna prova di una diffusione del virus ebola per via aerea” ed anche se il virus ”dovesse mutare, non è detto che ciò determinerebbe tale modalità di diffusione”. […] Si tratta di ”un allarme non fondato su prove scientifiche. Quanto ad eventuali mutazioni del virus – ha detto Ippolito – al momento tali mutazioni non ci sono; nessuno può dire se il virus muterà o meno. Inoltre, anche nell’eventualità di una mutazione, non è detto che ciò determini una modalità di trasmissione per via aerea”
Successivamente, l 9 ottobre 2014, l’ONU smentisce la possibilità di trasmissione per via aerea:
A tranquillizzare sulla non diffusione per via aerea del virus oggi è anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite. “In questo momento non c’è alcuna prova che il virus si diffonda per via aerea”, precisa la missione Onu per l’emergenza Ebola (Unmeer), sottolineando come la minaccia che il virus muti ceppo per ora non sussiste: “la malattia si diffonde solo attraverso il contatto con i fluidi”
Già il primo agosto 2014 Giuseppe Ippolito rilasciò un’intervista dove spiegava come mai non è possibile una trasmissione del virus per via aerea:
Ebola non è un virus respiratorio dunque non si trasmette con gli starnuti, come l’influenza.
Quindi, non essendo un virus respiratorio, come mai alcuni siti internet sostengono che starnuti o colpi di tosse sono vie per la diffusione del virus? Ce lo spiega direttamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale afferma ciò che viene già detto da altri esperti del settore: si può trasmettere tramite starnuti se le gocce vengono a contatto con mucose o nella pelle dove ci son ferite o abrasioni, ma non è un virus che viaggia nell’aria come può capitare con l’influenza.
Si, come quello canadese pubblicato nel 2012, dove vennero riscontrati casi di trasmissione del virus per via aerea tra le cavie da laboratorio (maiali e scimmie). Poi gli stessi ricercatori dovettero rettificare, siccome il vero motivo della trasmissione del virus fu il lavaggio delle gabbie sporche di sangue.
Si, ma non può mutare a tal punto da rendersi trasmissibile per via aerea come l’influenza o altre malattie respiratorie.
In un’intervista del 7 ottobre 2014 al Corriere della Sera, Giuseppe Ippolito risponde ad una domanda specifica della giornalista:
Allora non è vero che il virus sta mutando e c’è il pericolo che si trasmetta per via aerea, come la Sars, la sindrome acuta polmonare?
«Sono speculazioni senza fondamento, come ha chiarito l’Organizzazione mondiale della sanità. Finora i ricercatori non si sono mai trovati di fronte a un virus capace di mutare con tanta rapidità e modificare così drasticamente il modo di trasmettersi. Ebola non è mai stato isolato nel sudore».
Dunque il virus non è mutato?
«No, come tutti i virus a Rna, cioé con un patrimonio genetico meno stabile, ci saranno state lievi, continue mutazioni. Ma non tali da cambiare le caratteristiche dell’agente infettivo. Non siamo di fronte a un virus influenzale».
Citiamo anche le dichiarazioni riportate da Giovanni Rezza, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità in un’intervista a Focus dell’8 ottobre 2014:
«L’ipotesi del cambiamento nelle modalità di trasmissione del virus Ebola non ha per ora nessun fondamento, e trova poche evidenze anche nella storia delle epidemie virali. […] In epoca contemporanea non sono stati descritti in natura esempi di altre malattie virali che abbiano “shiftato” da una modalità di trasmissione all’altra»
Il virus potrebbe comunque mutare, ma per diventare trasmissibile per via aerea l’Ebola dovrebbe replicarsi nelle cellule respiratorie dell’ospite, ma non è il target del virus che di natura attacca vasi sanguigni e fegato.
Nella stessa intervista del 7 ottobre 2014 al Corriere della Sera, Giuseppe Ippolito spiega:
L’infermiera spagnola, se avesse seguito le procedure di sicurezza, non si sarebbe infettata. Evidentemente ha commesso un errore e non si é protetta come avrebbe dovuto. Se tutte le precauzioni vengono adottate (guanti doppi, cappuccio, mascherina filtrante, occhiale, precise regole di svestizione) gli operatori non corrono pericoli. Dunque dal punto di vista del rischio per l’Europa e l’Italia non cambia nulla.
Secondo quanto riportato dal sito CNN nella versione in spagnolo, la donna si occupava dei pazienti malati di Ebola e probabilmente è entrata a contatto con fluidi presenti nella sua tuta protettiva nel momento in cui se l’era tolta.
Gli incidenti in ambito ospedaliero possono capitare. Potete chiedere a qualunque persona che lavora in ambito ospedaliero, dove può capitare che si venga a contatto con un ago e si debba sostenere un trattamento antiretrovirale, terapie molto aggressive e con effetti collaterali.
Come buona parte delle bufale e delle leggende metropolitane, anche l’Ebola ha un passato narrativo complottistico. Il virus venne utilizzato nei romanzi di Tom Clancy “Potere esecutivo” e “Raimbow Six“, dove in quest’ultimo racconta di una variante del virus, chiamato “Shiva”, creato artificialmente e in grado di diffondersi per via aerea.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie dichiarano che non esistono prove riguardanti la possibilità di una trasmissione per via aerea del virus Ebola. Non è come l’influenza.
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