Finalmente il disegno di legge proposto l’anno scorso diventa operativo, il Ministro della difesa Scalà ha dichiarato oggi durante una conferenza stampa straordinaria che il servizio militare di leva sarà nuovamente obbligatorio a partire da gennaio 2017.
Abbiamo chiesto al Ministro il motivo di questa scelta che sta facendo ribellare tutti i giovani italiani, la sua risposta è stata:
“Ad oggi non possiamo completamente paragonare in termini educativi i ragazzi italiani che frequentano le nostre scuole, a quelli che invece riuscivamo a formare ai tempi della leva obbligatoria, guardatevi attorno, il massimo della preoccupazione dei giovani di oggi è quello di prendere il maggior numero di Mi Piace sui social network, non pensano più ai veri valori alla quale eravamo legati noi da giovani, la disciplina, la famiglia e l’educazione. Con questo disegno di legge, grazie alla leva obbligatoria, vogliamo ricordare ai nostri giovani cosa significa vivere una vita esemplare, all’insegna dell’educazione e della disciplina:”Il suo discorso non fa una piega, a partire dal 2017, i giovani di sesso maschile a partire dal 17esimo anno di età dovranno scegliere una destinazione a distanza minima dei 300km dalla residenza, dove dovranno effettuare ben 18 mesi di servizio militare obbligatorio, che sarà comunque retribuito per circa 900 euro mensili, che saranno versati dallo Stato stesso nelle tasche dei giovani al termine dei 18 mesi.
Potrebbe essere non solo un’occasione per migliorarsi, ma anche un’opportunità per i giovani di guadagnare qualcosa.
Ogni militare avrà inoltre 87 giorni di permesso da utilizzare a piacimento per tornare dalle proprie famiglie. Eventuali problematiche o esenzioni fanno segnalate nei primi mesi del 2017, entro fine Febbraio.
Ovviamente, siamo di fronte ad una bufala, come si evidenzia dal misterioso “Scalà” che sostituisce la Pinotti al ministero per l’occasione.
Una bufala herpes, vecchia di anni, che aveva già fatto capolino per la leva del 2016 e del 2015.
Questa volta il nostro amico burlone sceglie la via del demagogico populismo infarcendo la sua bufala di frecciatine contro la gioventù moderna e richiami alla crisi economica, sperando forse di fare click coi litigi intergerazionali e le prospettive di facile guadagno.
Questa volta manca l’Easter Egg nella foto, ma dal suo titolo scopriamo che il buon Porfido si è limitato a copiare distrattamente una foto da una diversa fonte senza neppure ridenominarla. Il titolo Stop-ai-tatuaggi-per-i-militari_h_partb.jpg fa riferimento ad un articolo di Panorama del 2012: semplice distrazione, o il buon Porfido era tentato invece dal creare una disinformazione del Giorno della Marmotta riciclando un vecchio articolo della nota rivista?
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