BUFALA Ufficiale. Da Gennaio 2017 introdotta tassa sulla bici – bufale.net
Il fantastico mondo del Porfidoverso si arricchisce di nuovi personaggi. Infatti i nostri contatti ci segnalano una nuova, inverosimile notizia targata fattoquotidaino dove il Porfidoverso si tinge di mistero e cultura:
E’ ufficiale, secondo un nuovo disegno di legge sarà introdotta la bici-tax da gennaio 2017. Il Ddl è stato proposto dal senatore Giacomo Vincioli, capogruppo PD a Palazzo Madama. In particolare la nuova normativa inserirà una volta per tutte le biciclette nel sistema informativo del Dipartimento dei trasporti. In poche parole anche le biciclette saranno targate e ogni cittadino ciclista dovrà essere in possesso della prova di pagamento di un bollo apposito per la bicicletta di ben 112, 52 euro.
La normativa sembra proprio voler colpire il ciclista abituale, ogni singolo cittadino che fino ad oggi pedalava abitualmente risparmiando sulle spese familiari, sarà costretto a pagare una quota annuale allo stato di ben 112 euro.
Il disegno di legge sarà in vigore a partire da Gennaio 2017, entro quella data ogni bici dovrà montare una targa apposita, ed essere registrata al dipartimento dei trasporti. Attenzione quindi, dal prossimo anno l’imposta da pagare sarà di 112,52 euro, e nel caso si venga beccati a circolare in bicicletta senza l’apposito bollo pagato, la multa è molto salata, dai 200 ai 600 euro.
Vincioli ha inoltre dichiarato: “Ogni mezzo che circola su Roma deve essere adeguatamente tassato e segnalato al dipartimento dei trasporti, abbiamo notato negli ultimi anni un incremento delle biciclette circolanti, e una diminuizione dell’utilizzo di veicoli quali automobili e motocicli. Ciò ha causato una riduzione delle multe dei vigili urbani, con cospicue riduzioni delle entrate economiche cittadine, mi dispiace per gli abituali ciclisti italiani, ma l’utilizzo della bicicletta in città va regolamentato!”
Molti cittadini e le associazioni di ciclisti si sono ribellati a questo nuovo disegno di legge, così l’associazione BiciLiberi ha lanciato la propria protesta su twitter, dando sfogo alle grida dei ciclisti su #LaBiciNonSiPaga
Probabilmente memore del nostro ultimo articolo al riguardo, il burlone Alvaro Porfido ha rimosso il suo nome dalla firma, firmando l’articolo con un sobrio fattoquotidaino, ma non si è astenuto da un piccolo guizzo da artista.
Infatti ha deciso per l’occasione di riportare in vita il pittore spoletino del XV secolo Giacomo Vincioli (probabile nome d’arte di Jacopo Zabolino) munendolo addirittura di un seggio al Senato.
Ovviamente, la notizia è una bufala, ottenuta ricalcando una vecchia controversia del 2015, laddove il Popolo della Rete aveva trasfigurato una proposta (peraltro mai andata in porto) di tassare i velocipedi usati per usi commerciali (pensate ad esempio ai Risciò a pedali o ai quattroruote a nolo nelle maggiori località turistiche, o ai mezzi da corriere delle consegne) in una fantomatica, ed inesistente, tassa sulle biciclette, di cui ci eravamo occupati a suo tempo qui, sottolineando comunque la natura embrionale della proposta, al momento abortita.
Il Porfidoverso si fa insidioso, pesca nel passato e dissemina se stesso di indizi abbastanza sottili per autodenunciarsi come beffa, ma contemporaneamente da sfuggire ai disattenti.
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