BUFALA Truffa sui cellulari, se rispondi ti tolgono 50 euro – bufale.net
Ci segnalano i nostri affezionati lettori il presente messaggio: poco più che la fotografia di un testo dattiloscritto su carta intestata, apparentemente, della nota associazione dei consumatori “Federconsumatori”. La “novità” di questo appello è nella sua estrema viralità: i nostri contatti riferiscono di averlo ricevuto mediante i media più svariati e diversi: link su Facebook, Twitter, Messenger… lo scrivente ne ha recentemente ricevuto una copia (da cui è tratta l’immagine qui di seguito) su Whatsapp
Ora che tutti avete una copia del messaggio potrete notare alcuni elementi:
- Non avrebbe senso, se l’appello fosse verosimile, inserire i riferimenti al sito internet della Guardia di Finanza su una carta intestata di Federconsumatori;
- Il vero logo di Federconsumatori, come evidente sul loro sito, è del tutto diverso: la bussola nel loro “vero” è orientata verso nord-ovest ed oblunga, ed il font è diverso dal “Times New Roman” presente di serie su molti PC
- Il testo fa riferimento ad eventi della preistoria digitale, spacciandoli per elementi moderni. L’operatore Omnitel ha infatti cambiato la sua denominazione nel 2001 in “Omnitel-Vodafone”, in “Vodafone-Omnitel” nel 2002 per poi diventare, a partire dal 2003, Vodafone, ritirando così ogni residua traccia del vecchio logo e della vecchia denominazione
Questi elementi preliminari dovrebbero bastare ad archiviare il testo come una bufala allarmistica, ma possiamo ora passare agli ulteriori elementi di giudizio.
Infatti la stessa Federconsumatori nel 2006 ha dovuto smentire la stessa bufala, dichiarando che
Comunicato
09.10.06
Federconsumatori ribadisce la smentita
del 3 ottobre
circa la notizia
della presunta truffa telefonica
attuata con telefonate dal numero 0141455414
la notizia circa la presunta truffa attuata con telefonate o sms ai cellulari, provenienti dal numero 0141455414, con un danno da 50 euro ed oltre a chiamata.
Ulteriori conferme della falsità dell’appello pervennero dal CICAP e da Paolo Attivissimo, il quale ha inoltre confermato che questa bufala non è altro che la traduzione pedestre di un testo di origine straniera, rilevato in lingua tedesca e francese.
Precisa inoltre Attivissimo l’esistenza di una serie di varianti di questo testo, non ancora riapparse nella nuova ondata targata 2014, in cui la finta carta intestata Federconsumatori viene sostituita dai marchi della Polizia Postale e della Procura di Napoli, evidentemente artefatti.
Alcuni vigilanti e zelanti commentatori sulla rete, come i giornalisti di zonalocale.it, hanno ricordato le precedenti ondate di questa bufala, provvedendo a ricordare le precedenti smentite.
Nondimeno, la bufala ha ripreso a circolare, profittando dei nuovi strumenti di messaggeria istantanea non presenti all’epoca della prima diffusione.
Quando ricevete questo messaggio dunque cancellatelo senza condividerlo: è senz’altro una bufala.
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