BUFALA Truffa Enel Tariffa D3 D2 bioraria transitori – bufale.net


È recentemente tornata in auge una vecchia bufala. Ci siamo infatti imbattuti vagando su Facebook nell’ennesima variante del presente testo:

AVVISO IMPORTANTE CHE CREDO POSSA FARVI RISPARMIARE SOLDI E AVERE ANCHE UN RIMBORSO PER QUELLO CHE EVENTUALMENTE AVETE PAGATO IN PIU’ IN QUESTI ANNI…. Se avete la dicitura “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria transitoria” (clicca per vedere dove c’è scritta la tua tariffa applicata)…. vi stanno facendo pagare il 30% in più di quello che dovreste pagare… NEL CASO, SAPPIATE CHE VI DEVONO RIMBORSARE I SOLDI!!! La solita TRUFFA LEGALIZZATA… E NOI PAGHIAMO!!!!! NEL CASO AVETE QUELLA SCRITTA E SIETE RESIDENTI, ANDATE IN COMUNE VI FATE FARE UNO STORICO DI RESIDENZA, LO INVIATE VIA FAX A ENEL E CHIEDETE IL RIMBORSO PER TARIFFA RESIDENZA…. FINO A 10 ANNI DI SICURO RETROATTIVA!!! FATE GIRARE…

Il testo è una bufala. Ed anche vecchia: ha avuto infatti diverse iterazioni nel 2012 e nel 2013, basate su errate letture del tariffario o addirittura invenzioni fallaci.
Contrariamente a quanto avrete letto di bufala in bufala la Tariffa D3 non una tariffa business, ovvero, per i soli clienti imprenditori e non privati, e tantomeno si tratta di una tariffa per i soli non residenti.
L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Sistema Idrico ha da tempo pubblicato una sinossi dalla quale è possibile evincere che l’unica differenza tra le due fatture sia nel consumo. Infatti

L’Autorità ha definito per la clientela domestica due tariffe obbligatorie (D2 e D3) per il servizio di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica.
La tariffa D2 è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza non superiore ai 3 kW.
La tariffa D3 è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza superiore a 3 kW e a quelli stipulati per le abitazioni non di residenza.
Le tariffe D2 e D3 sono aggiornate annualmente dall’Autorità.
Per i clienti domestici in condizioni di disagio economico e/o in gravi condizioni di salute è previsto, a partire dal 2008, un regime di protezione sociale, consistente in un bonus sociale a copertura di parte dei costi della bolletta elettrica.
In termini di struttura le tariffe D2 e D3 prevedono tre corrispettivi:

  1. corrispettivo fisso, espresso in centesimi di euro/punto di prelievo/anno (τ1);
  2. corrispettivo di potenza, espresso in centesimi di euro/kW impegnato/anno (τ2);
  3. corrispettivi di energia, espresso in centesimi di euro/kWh, differenziato per scaglioni di consumo (τ3).

La chiave è nella congiunzione “e”. È evidente che, nell’insieme dei cittadini residenti, la tariffa D2 si applichi ai cittadini residenti con impegni di potenza inferiore ai 3kW, la D3 ai cittadini con impegno di potenza superiore ai 3kW.
Ciò comporta che, come evidente sul sito dell’enel, la tariffa contrattualmente applicatavi è funzione diretta dei vostri consumi.
Resta aperto il problema dei consumi stessi: ma fortunatamente, in caso vogliate valutarli voi stessi alla ricerca di eventuali errori, o per valutare la riduzione della vostra tariffa ed il rigido controllo dei vostri consumi in modo da risparmiare, i moderni contatori elettronici sono un prezioso ausilio. Ricordiamo infatti che:

La tariffa bioraria verrà applicata a tutti i consumatori che usufruiscono del servizio a maggior tutela e a cui è stato installato il nuovo contatore elettronico. A differenza del vecchio contatore, questo ha un display su cui sono visualizzate le informazioni sui consumi e sull’effettiva potenza assorbita. E tutto calcolato in tempo reale: ogni due minuti, infatti, il contatore elettronico registra e aggiorna automaticamente i chilowattora (kWh) assorbiti. Non solo: il contatore elettronico può essere telegestito e teleletto.
Con i nuovi contatori non c’è più bisogno di comunicare al nostro fornitore il numero di chilowattora (kWh) consumati, né c’è più bisogno dell’intervento di un tecnico per la lettura. I consumi sono letti direttamente dalla centrale informatica del fornitore. Inoltre, salvo casi eccezionali, non è più necessario l’intervento di un tecnico per l’apertura e la chiusura del contatore. Attivazioni e cessazioni di fornitura sono telegestite  attraverso il collegamento alle centrali informatiche..
Il fornitore, attraverso la telelettura, può rilevare a distanza e puntualmente quali sono i nostri consumi e applicare le relative tariffe. I costi, quindi, verranno calcolati sulla base dei consumi registrati nelle diverse fasce orarie. In tal modo, non riceveremo più bollette di acconto e di conguaglio (salvo casi eccezionali di temporanea impossibilità di rilevare a distanza la lettura dei consumi).

Aggiungiamo che, assieme a questi accorati appelli, leggiamo spesso commenti relativi a misurazioni “empiriche” dei consumi. Ovvero la teoria secondo cui basta avere “pochi” elettrodomestici per essere “sicuramente sotto i 3Kw, quindi vittima di un errore”.
Non è così automatico: il calcolo del consumo in kWh è un’operazione molto complessa, e, a ben vedere, in un nucleo familiare medio moderno, con una o due TV, un frigorifero, un PC, l’illuminazione sempre accesi, nonché usando un forno, una lavatrice, una lavastoviglie, asciugacapelli, frullatori e quant’altro diventa molto facile arrivare ai 3Kw.
Controllate quindi i vostri consumi in bolletta, ma senza allarmismi.

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