Torna il costo tecnico della ricarica. Abolita nel 2007, sotto la pressione dei sindacati, il cosiddetto
“costo tecnico di ricarica” porterà secondo le stime del CODACONS
gettito nelle casse dello stato di circa 350 milioni di euro ogni 6 mesi.Questi soldi verranno immediatamente impiegati per l’ammodernamento delle strutture della Camera dei Deputati, fornendo circa 700 tablet di ultima generazione e per la creazione della nuova piattaforma telematica per la riscossione tributi.
Inoltre sono previsti la costruzione di una Spa all’interno di Palazzo Montecitorio, in modo che i nostri amati parlamentari possano scaricare le tensioni accumulate durante le sedute parlamentari e l’apertura di 5 ristoranti per andare in contro ai bisogni di tutti, dai vegani ai celiaci.
La mozione prevede, inoltre, una tassa per lo smaltimento delle apparecchiature elettroniche. La tassa, che prevederà un aumento dell’IVA dal 21% al 30% sugli apparecchi elettronici, è in questo momento al vaglio della Camera dai Deputati e garantirà un introito pari a 500 milioni di euro all’anno che saranno destinati alla costruzione di rifugi per gli immigrati.
Stando alle prime dichiarazioni, il governo sembra compatto su questa decisione.
Le opposizioni, come al solito, si dividono: 5 stelle e Lega si
dicono fermamente contrari a questa ennesima manovra volta a rubare i soldi dalle tasche dei cittadini per darli a questi “invasori” così nominati da un portavoce della Lega.Per il governo invece si tratta di una manovra equa, che da un lato grantirebbe un rientro nei costi di manutenzione di Montecitorio e dall’altro aiuterebbe gli immigrati.
Di fronte alla riluttanza che i 5 stelle e la Lega manifestano contro i migranti, il Papa commenta: “Fratelli e Sorelle, sono veramente sconcertato. Se solo potessi li aiuterei io stesso, ma purtroppo la mia unica arma è la preghiera. Prego Dio che salvi questi poveri uomini dalla furia della guerra e del mare. E prego Dio affinché questi deputati, così tanto legati ai beni terreni da non voler aiutare un loro fratello, di non essere misericordioso con loro. Non meritano il perdono.”
E in questa bufala c’è di tutto.
Si parte in quarta, riciclando la travagliata bufala del “ritorno del costo di ricarica”, già a sua volta derivata da altri testi e biecamente fondendola con la bufala della SPA in Parlamento.
A differenza del testo viene introdotto inoltre un fantomatico aumento dell’IVA sui beni elettronici al 30%, derivato dalle precedenti bufale sulla Legge di Stabilità (costruito in modo da citare la recente introduzione di Agenzia Entrate – Riscossione al posto di Equitalia) e ritoccato in modo da colpire la torma degli “indinniati” su quello che farebbe loro più male: ovvero rendere il loro “hobby” di sciamare per la rete diffondendo bufale e disinformazione improvvisamente più costoso ed oneroso.
Come nella versione diffusa nel 2016 di questa bufala, il viralizzatore si spinge a dichiarare che il salasso economico descritto, oltre a foraggiare i lussi delle bufale indicare, sarà destinato a fornire rifugi per immigrati, esplicitamente usando termini atti a sollecitare le corde della xenofobia e della rabbia virtuale (e non) come “invasori” e “rubare”.
Laddove nella versione passata della bufala le opposizioni, descritte con accenti populisti e demagogici, subivano la reprimenda di un improbabile “ammiraglio svedese” che si frapponeva tra il Popolo della Rete e gli stranieri oggetto della loro ira, in questa versione il viralizzatore si spinge a vette di blasfemia tirando nel mix il Papa come nemico da abbattere, ignavo e che lancia maledizioni sui “paladini del popolo” e benedizioni verso lo straniero testé descritto come invasore.
Questo mefitico, blasfemo e odioso Voltron di bufale, purtroppo, sembra aver raggiunto il suo obiettivo, fomentando anno dopo anno nuovi odi e rancori.
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