Il più grande pipistrello del mondo è stato catturato nella periferia di Torino ieri mattina. Da lungo tempo, il professore e ricercatore Mattia Bellami era sulle tracce dell’affascinante creatura, che, negli ultimi tempi, ha fatto molto parlare di sé, destando l’attenzione di scienziati e studiosi del settore. Ed è così, che il professor Daniele Delpatto è riuscito, dopo accurati studi e ricerche sull’argomento, a trovare il suo rifugio segreto sulle Alpi torinesi. Ora l’animale è in laboratorio, e il professor Delpatto ci ha a lungo parlato dell’operazione che ha portato alla sua cattura: “Si è trattato di qualcosa di molto complesso. Innanzitutto, grazie alla collaborazione infaticabile dei miei allievi, siamo riusciti a recuperare e comprendere le tracce del pipistrello. In un secondo momento, abbiamo scovato, sempre seguendo le tracce, in quale grotta questo potesse nascondersi. Alla fine, siamo riusciti a catturarlo, passaggio, questo, veramente incredibile e che ci è costato un lavoro lungo e duro. Il pipistrello, grosso com’è, pesa, infatti, circa 30 kg e presenta un’apertura alare di circa due metri e mezzo, ha continuato per lungo tempo a dimenarsi, rendendo impossibile o quasi la sua cattura. Dopo averlo colpito con un proiettile al sonnifero, però, le cose si sono messe per il meglio.
Ora si trova nel centro studi “Onrop Animals”, dove stiamo analizzandone la provenienza e le abitudini. Di certo siamo di fronte ad un bel record del mondo”. L’animale potrà essere visitato, nelle prossime settimane, nel centro studi Onrop. Lo spettacolo è assicurato.
Tanti dettagli rendevano già palese la beffa: il centro studi Ornop Animals, che letto al contrario diventa Porno Animals, “Animali pornografici”, le Alpi Torinesi che improvvisamente assumono il florido aspetto di una foresta pluviale sudamericana, ed il professor Mattia Bellami che all’improvviso cambia nome e diventa Daniele Delpatto.
In realtà la storia è una vecchia bufala ambientata in Perù del 2012.
Come rilevato dal blog sudamericano, la foto è solo un sorprendente effetto ottico: il cadavere del pipistrello è messo in primo piano di fronte alla fotocamera, legato ad un coltello, mentre i soldati sono ad una certa distanza.
Come fa notare il blog, l’effetto ottico particolare è riuscito sul pipistrello ma meno sulla lama a cui è legato, che per l’effetto sembra diventare un brando medioevale a due mani.
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