In questo sonnolento ma freddo Aprile, tra una colomba Pasquale ed un uovo di cioccolato continuano a fioccare le bufale.
Le bufale più “riuscite”, come abbiamo visto più volte, sono le dirette discendenti delle leggende metropolitane: uniscono cioè un ammaestramento morale all’indignazione. Offrono cioè un mondo semplice ed in bianco e nero, dove i buoni vengono invariabilmente premiati, i cattivi puniti ed il lettore, al modico prezzo di un clic (che spesso si traduce in moneta sonante per l’acchiappaclic di turno) possono sentirsi buoni e virtuosi, lodando la punizione del peccatore di turno.
Nessuna sorpresa scoprire la notizia di oggi 6 aprile 2015, rilanciata dai social network e da blog della galassia “free” (Corrieredelpiemonte.altervista.org), particolarmente per questo inclini ad adottare lo strumento pubblicitario che consente di capitalizzare sulle grandi condivisioni, relativa ad un povero cane abbandonato ed al suo crudele padrone duramente punito da forze insondabili:
Stava percorrendo l’autostrada A4, quando si è accostato sulla corsia d’emergenza per legare il proprio compagno animale al guard rail e abbandonarlo al suo destino, Aldo G. 37enne Torinese, è poi risalito in macchina ed è ripartito. Le immagini, riprese dalle telecamere dell’Anas, hanno immortalato tutta l’operazione nella quale si vede l’uomo che rapidamente esce dall’automobile, trascina il cane con forza e dopo averlo legato risale in macchina senza voltarsi.
Poi, la tragedia: risalito in macchina, circa trecento metri dopo il luogo dell’abbandono, a causa dell’alta velocità e del manto stradale probabilmente non dei migliori, ha perso il controllo della sua automobile uscendo dalla carreggiata e ribaltandosi diverse volte dopo aver urtato il guard rail.
Quando i soccorsi sono arrivati sul luogo dell’incidente non c’era più nulla da fare, se non estrarre il corpo dell’uomo esanime dalle lamiere dell’auto.
La notizia, nonostante essere ricca di tutti gli elementi citati, è del tutto falsa.
Nonostante la gravità dell’incidente, perlopiù in periodo di partenze intelligenti, avrebbe dovuto condurre l’apologo educativo sulla stampa nazionale e sui maggiori telegiornali, nessuno ne ha parlato, né si registrano interruzioni sul tratto di strada indicato.
La foto inoltre appartiene ad una notizia diversa, risalente al maggio dell’anno scorso, e relativa all’incidente occorso ad una famiglia di turisti brasiliani che, recatisi a visitare parenti in Svizzera, furono coinvolti in un tragico incidente sulla A9 che costò la vita a due di loro. Incidente, peraltro, legato alla mera esplosione accidentale di un pneumatico, con impossibilità del conducente di recuperare il controllo del veicolo.
Ma la polemica animalista, viva proprio in questi giorni in cui le annuali polemiche sul consumo di agnello si mescolano alle tristi statistiche sull’abbandono di animali a ridosso dei periodi di feste, è confluita nella creazione del clickbait perfetto.
Vogliamo ricordarvi l’importanza di controllare assiduamente le notizie prima di condividerle (l’articolo ad ora ha già superato le 17 mila condivisioni), evitando così di rendere virale una bufala costruita, o ricondivisa ingenuamente, al mero scopo di portare click e visibilità facile.
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