Molti utenti ci hanno segnalato questo articolo che addirittura titola: “Terremoti in Italia, abbiamo la conferma che il sisma sarebbe indotto”. Ecco cosa è successo.
L’articolo in questione è un agglomerato di parole buttate a caso e termini inventati.
Leggiamolo insieme:
“Abbiamo la conferma che il sisma è indotto. La mappa si riferisce al Centro Italia ieri. Forti emissioni elettromagnetiche ed onde ELF ed ULF di ritorno dalla ionosfera hanno indotto il sisma nelle Marche. Siamo tutti su una polveriera, poiché le alterazioni ionosferiche “provocano” terremoti e non Io dico io, ma la stessa N.AS.A., pochi giorni dopo, guarda caso, il sisma in Abruzzo, nel 2009.
L’articolo porta la firma di Rosario Morcionò, che immaginavamo essere un eminente scienziato, eppure da una ricerca in rete le uniche cose che che siamo riusciti a trovare su di lui sono altre bufale. In pratica Rosario Morcionò non esiste, si tratta di una sorta di variante di Alvaro Porfido (clicca qui per saperne di più), ovvero un personaggio di fantasia utilizzato come protagonista delle bufale.
Ma non lo dice lui, lo dice la N.A.S.A. Peccato che la N.A.S.A. non abbia mai detto nulla del genere anche perché le onde ELF altro non sono che le:
Extremely low frequency ovvero le onde utilizzate dalla Marina degli Stati Uniti e da quella Sovietica/Russa per comunicare con i sottomarini immersi. A causa dell’elevata conduttività elettrica dell’acquasalata, i sottomarini sono schermati dalla maggior parte di trasmissioni elettromagnetiche. I segnali nel campo di frequenze ELF, invece, possono penetrare molto più in profondità. La scarsa banda passante delle comunicazioni ELF limita il loro utilizzo come canali di comunicazione; solitamente i segnali ELF vengono usati per trasmettere la richiesta di emersione ad un sottomarino e dare inizio ad un qualche altro tipo di comunicazione. (Fonte Wikipedia)
mentre le onde ULF non sono altro che:
Ultra low frequency (“frequenza ultra bassa”) e indicano, nella designazione ITU, la parte dello spettro delle onde radio compresa tra 300 e 3000 Hz. Potendo attraversare la terra, queste frequenze vengono utilizzate per le comunicazioni in miniera.(Fonte Wikipedia)
Questo tipo di onde radio non può in alcun modo interferire con i movimenti della crosta terrestre e quindi generare terremoti. Al contrario, invece:
Alcune stazioni di controllo hanno segnalato che i terremoti a volte sono preceduti da impulsi ULF e ELF. Un esempio notevole di questo si è presentato prima del terremoto di Loma Prieta in Californianel 1989.
Queste onde quindi (a volte) sono una conseguenza dei terremoti e non certo la loro causa. Ma continuiamo a leggere l’articolo, che nonostante sembri lungo ed approfondito è in realtà formato da poche righe di testo e molte immagini:
L’ipocentro poco profondo e la genesi del sisma avvalorano la tesi del terremoto artificiale,scientificamente voluto, in un periodo politico difficile per il Governo Renzi, laddove sarebbe venuto utile un nuovo evento che distraesse l’opinione pubblica dalla questione “Referendum” e da altre mille magagne di questo Governo illegittimo e dittatoriale.
Qui si passa al complottismo più estremo e fantasioso oltre che a contraddire quanto detto poche righe più sopra.
Mentre all’inizio dell’articolo il sisma nelle Marche sarebbe stato provocato da “Forti emissioni elettromagnetiche ed onde ELF ed ULF di ritorno dalla ionosfera hanno indotto il sisma nelle Marche” (quindi comunque da cause naturali, seppur inventate) adesso diventa improvvisamente un terremoto artificiale causato addirittura dal Governo Renzi.
Incredibile dove possa arrivare la fantasia dei creatori di bufale, che ipotizzano in questa parte dell’articolo che il governo Renzi, pur di distrarre “l’opinione pubblica dalla questione “Referendum” e da altre mille magagne di questo Governo illegittimo e dittatoriale” avrebbe (non si sa come e con quale tecnologia) provocato di proposito niente meno che un terremoto che ha distrutto il centro Italia.
Nemmeno la fantasia di uno scrittore di fantascienza avrebbe potuto partorire una teoria tanto assurda.
Ma non pago delle tante sciocchezze dette fino a questo punto, l’autore spiega anche come è stato possibile causare il terremoto:
Si chiama effetto rimbalzo o “bunchint La ionosfera viene riscaldata (e quindi gonfiata verso l’alto) con l’emissione di impulsi ad alta frequeza sfasati di tempo e frequenza (es. 10.000 hz e 10.006 hz) e che creano una risonanza ELF ed ULF verso terra. Quindi, una volta interrotto il segnale, la ionosfera ritorna velocemente alla sua forma naturale, creando un effetto domino verso gli strati di atmosfera sottostanti nonché sulle faglie, già sollecitate dalle bassissime frequenze che risultano dallo sfasamento di fase creato da due impulsi inviati con piccola distanza di tempo l’uno rispetto all’altro!’
In pratica secondo l’autore si è trattato di una specie di effetto fionda gigante, peccato che anche stavolta nulla di quanto dichiarato trova riscontro scientifico. La ionosfera non è una formazione elastica, che può essere riscaldata per modificarne la forma:
La ionosfera è la fascia dell’atmosfera nella quale le radiazioni del Sole, e in misura molto minore i raggi cosmici provenienti dallo spazio, provocano la ionizzazione dei gas componenti.
In pratica è una fascia gassosa che circonda la terra e non una formazione rigida che può trasformarsi in una sorta di elastico da caricare (non si sa come) con il calore.
Per finire però, l’autore della bufala ha bisogno di usare un nome che tutti conoscono. Ed ecco che appare nell’articolo l’agenzia spaziale americana che secondo l’articolo dichiara:
due giorni dopo il sisma abruzzese, la NASA annuncia:
N.A.S.A.: i terremoti sono prevedibiliWASHINGTON, U.SA — La NASA scende in campo con un annuncio rivoluzionario sulle previsioni sismiche. Secondo Stuart Eves, che lavora presso l’agenzia americana, vi sarebbe sempre una stretta correlazione tra i terremoti che superano il quinto grado della Scala Richter e particolari perturbazioni che avvengono nell’atmosfera più alta, la ionosfera.
Ovviamente la NASA non ha mai fatto questo annuncio ribadendo anzi in più occasione che i terremoti non si possono prevedere.
Dello stesso avviso è tutta la comunità scientifica internazionale cosi come anche l’Istituto Nazionale di Geofisica E Vulcanologia che in questa pagina del suo sito spiega perché è impossibile prevedere i terremoti:
Cosa vuol dire in questo caso la parola “prevedere”? Si vuole qui intendere anno, mese, ora, luogo e magnitudo di una futura scossa di terremoto? In tal caso, gli americani, ad esempio, userebbero il termine “prediction”. Il termine “forecast” indica invece una previsione approssimativa che ci dice intervalli di tempo, di spazio e di magnitudo entro i quali si può verificare con maggiore probabilità della media un evento sismico. Val la pena di fare questa premessa perchè possiamo ora rispondere alla domanda. La risposta è no, quando intendiamo previsioni del primo tipo. La risposta non può essere un “no” deciso nel secondo caso. Numerosi sono i precursori sismici, ossia quelle anomalie di alcuni parametri geofisici, osservate prima di alcuni terremoti. Un esempio di anomalia potrebbe essere una quiescenza sismica ovvero l’assenza di terremoti per un determinato periodo di tempo in un’ area considerata sismica. Studi per l’identificazione di precursori sismici sono condotti anche in Italia, grazie alla collaborazione con esperti di altri paesi dove questo tipo di metodologia è già collaudata. Si tratta comunque di previsioni approssimative che non possono essere utilizzate per dare un allarme alla popolazione. Altri esempi di precursori sismici sono la variazione inconsueta della velocità delle onde sismiche, variazioni nel contenuto di gas radon nelle acque di pozzi profondi, mutamenti nel livello delle acque di fiumi e di laghi, movimenti crostali.
Oltre ai fenomeni cosiddetti precursori pè anche possibile attraverso l’ individuazione delle aree sismogenetiche, lo studio della loro sismicità storica e recente, dell’assetto tettonico e geologico, definire la pericolosità sismica del territorio in base alla quale adottare adeguate misure di prevenzione che possano ridurre gli effetti dei terremoti.
Si tratta insomma di una bufala di proporzioni “geologiche”.
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