BUFALA Talking Angela è stato hackerato dai pedofili – bufale.net
Conoscerete tutti le applicazioni Talking Angela e derivati: dei semplici chatbot dedicati ai più piccoli. Sostanzialmente una buffa mascotte, che ha le sembianze di vari gatti antropomorfi, è collegata ad un parser, come quello che fa funzionare Siri, Cortana o Jarvis, i sistemi di ausilio e dettatura vocale di iOS, Windows 10 e Android rispettivamente.
Un server automatizzato raccoglie le parole dei bambini, e, qualora alcune parole chiave preimpostate nel sistema vengano riconosciute, trasmette delle risposte che creano l’illusione di essere congruenti.
Un po’ come Siri sentendo la parola Meteo darà sempre il meteo dando l’illusione di aver risposto ad una vostra domanda, Talking Angela farà lo stesso.
Per questo, quando un nostro contatto ci ha scritto di aver ricevuto un messaggio su Whatsapp di questo tenore, non abbiamo che potuto controllare
ragazzi ho un annuncio importante da farvi vi prego leggete e non ignorate questo messaggio mandatelo a tutti i gruppi che avete: avete presente il gioco talking angela,tom,pierre,ginger ecc??? be’ sono stati hakerato queste app. si puo notare negli occhi di angela un stanza con dentro una persona quella persona e un pedofilo e facendoti le domande puo sapere chi sei dove abiti e quanti anni hai e in piu’ puo’ accedere alle tue foto sono gia’ stati rapiti 6bambini e 2morti vi prego fate girare il messaggio a tutti i gruppi che avete e disinstallate queste app se le avete! non scherzo
L’anonimo estensore di questa bufala non scherza, ma mente. Mente come tutti i bufalari mentono.
Nessuno ha hackerato niente, nessuno ha rapito sei bambini e due morti (ci domandiamo perché rapire dei morti… ma poi, razionalmente, ipotizziamo che semplicemente questo testo sia la pedestre traduzione di un testo straniero, e le incertezze grammaticali si debbano all’uso di Google Translate o altri sistemi automatici) e, soprattutto, dubitiamo che esistano hacker pedofili così stupidi da proiettare sugli schermi dei cellulari di mezzo mondo casa loro.
Lo dubitiamo ora e lo dubitavamo nel lontano 2014, quando ci siamo occupati per la prima volta di questa bufala, allora diffusa su Internet.
E non ce ne occupammo solo noi: metà Internet scese in campo per analizzare nel dettaglio questa risibile accozzaglia di menzogne.
Focus Junior rispose evidenziando l’unico vero rischio nel lasciare un bambino con un gioco per cellulare freemium
NO, nella maniera più assoluta.
Le voci incontrollate che girano sulla rete sono tutte bufale mirate a creare allarmismo. Queste app sono assolutamente innocue! la software house di T.A è formale e di certo non vi è nessuna sagoma misteriosa negli occhi della gatta o ad altri cartoni.
Dato il tema, ne approfitto per evidenziare 2 aspetti importanti di T.A legati alla sicurezza:1) Angela e Tom offrono una serie di garanzie di protezione dell’identità spiegate nella norma della privacy (si dovrebbe leggere sempre la documentazione e non cliccare ACCETTO a casaccio), e, molto importante, propone una modalità ancora più sicura per chi ha meno di 13 anni- è dunque molto importante non “barare” sull’età durante l’iscrizione.
2) Il vero “pericolo” di T.A e T.O (ma anche di tante APP) sono gli acquisti detti “in-app”. NON COMPERARE mai nessun bonus, monete d’oro o qualsiasi altro oggetto ti viene proposto in extra. Se lo smart dei tuoi è collegato ad una carta di credito senza protezione o ad un account Itunes, potresti spendere stupidamente un sacco di soldi veri per un pugno di monete… virtuali! – RED
Ovvero lasciare al bambino la possibilità di comprare tutti i pacchetti livello e bonus a pagamento aggiuntivi, cosa che, naturalmente, farebbe coi soldi dei suoi genitori.
Paolo Attivissimo scende invece nel dettaglio sulla presunta “casa del pedofilo”:
Quella che viene interpretata come la “casa del pedofilo” (che sarebbe, fra l’altro, un idiota assoluto a rivelarsi così banalmente) è semplicemente l’immagine usata durante il rendering della gattina digitale, effettuato per generare un riflesso realistico nei suoi occhi. L’immagine è molto sgranata e la fantasia di chi guarda aggiunge dettagli inesistenti: potrebbe in effetti trattarsi di una strada con alcune case, cosa che peraltro avrebbe senso vista l’ambientazione del gioco (la gattina sta all’aperto in una via e quindi sarebbe sensato generare il riflesso negli occhi usando l’immagine di una strada).
Semplici effetti grafici, quindi.
Riassumendo: non ci sono pedofili all’ascolto in Talking Angela e simili, potete stare tranquilli e cestinare inutili ed allarmistiche catene di S.Antonio al riguardo.
Potreste seguire i consigli di Focus Junior però ed evitare di collegare agli account iOS o Google Play dei vostri bambini una carta di credito valida o lasciargli sempre il minimo possibile di credito sul cellulare: potrebbero essere tentati di comprare, se incustoditi, più giochi di quanti gliene abbiate comprati voi.
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