Sorpresa dal tabaccaio: dal prossimo mese infatti, le sigarette aumenteranno in media di 3 euro pacchetto. Per chi fuma è un durissimo colpo colpo al portafogli. La decisione è stata comunicata lo scorso 14 ottobre e l’aumento partirà dal prossimo mese. La temuta stangata alla fine è arrivata nonostante le rassicurazioni del Governo che aveva parlato di «riequilibrio».°°
Lo Stato Italiano in accordo con le nuove leggi antifumo ha scelto di rivedere il prezzo di tutte le sigarette e del tabacco, in particolare i prodotti di fascia “alta”, superando, contro le aspettative, la soglia psicologica dei 10 euro a pacchetto.
Sapete già dell’attitudine dichiarata del Patriota a pubblicare contenuti burla, in quanto un disclaimer nel sito dichiara
Il Patriota non è una testata giornalistica, e non viene aggiornato quotidianamente. Alcune delle notizie riportate potrebbero essere inesatte o inventate a scopo satirico, per far riflettere o semplicemente per divertire. Vogliate comunicarci se qualche contenuto presente nel sito turbi la vostra sensibilità, provvederemo a rimuoverlo o modificarlo.
E di come web-news24 sia la testata, che, per altro, ha rilanciato la bufala riciclata di Renzi che vuole munire gli italiani di microchip come si fa per gli animali domestici.
Quello che forse non ricorderete è che questa bufala è, effettivamente, il riciclo di una bufala passata di Febbraio del 2016, della quale già ci occupammo a tempo debito.
In questo caso si è solo cambiata la data ma, come potrete notare in questi giorni, la notizia resta falsa.
Usiamo il tempo rimastoci per una piccola digressione: abbiamo visto molti commentatori condividere questa bufala con la motivazione “So che non è vero, ma così spavento le persone che smettono di fumare”
Lo scrivente stesso è stato, direttamente sullla nostra pagina Facebook, platealmente accusato di essere un fumatore o a favore delle lobby del fumo per aver effettuato il fact checking di notizie assai simili.
Ma il punto non è questo.
Non crediate di poter fare del bene diffondendo bufale. Era uso infatti nel passato raccontare leggende metropolitane e menzogne a fine “educativo”, spesso trattando gli adulti come dei bambini e ritenendo, ad esempio, che se un bambino poteva credere che facendo le boccacce un angelo gli avrebbe fatto venire la “faccia deforme”, una donna adulta avrebbe ben potuto credere che i dadi da brodo contenevano grasso di topo e che quindi le massaie che non avessero dedicato il giorno intero a spignattare per ottenere un brodo “domestico” erano crudeli Lucrezie Borgie avvelenatrici della famiglia e nemiche del genere umano.
Non funziona così: diffondendo bufale, anche “a fin di bene”, otterrete due effetti collaterali. Abbasserete la sensibilità del pubblico, aprendo la via a bufale ben più oltraggiose e dannose e, scoperti, perderete ogni credibilità annullando tutto il bene che ritenete di aver fatto.
Piuttosto dedicate il tempo che usereste per diffondere bufale spiegando ai vostri cari i veri danni del fumo, nel caso avvalendovi del supporto e dell’esperienza del vostro medico di base.
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