È finalmente arrivata l’ufficialità dal ministero dell’istruzione per una legge che sicuramente farà discutere tantissimo. Via il crocifisso, questa è la decisione presa, dopo un lunghissimo dibattito. Il forte multiculturalismo che sta caratterizzando le nostre scuole negli ultimi anni ha imposto questo cambio di rotta.
“L’Italia non è più cristiana?” è stato chiesto al ministro Samuele Scienziati, promotore della legge che abolirà dal prossimo Settembre, coll’inizio dell’anno accademico, la presenza del crocifisso “Gli italiani, alcuni, sono cristiani, ma l’Italia è laica, e tale deve anche apparire agli occhi dell’Europa”
Nel frattempo il fronte cattolico promette battaglia in parlamento, e tra minacce di raccolta firme, e di vere e proprie barricate fisiche, la legge avanzerà con più fatica. “Abbiamo i numeri” dice un esponente della maggioranza “e per tanto porteremo avanti questa legge, giusta quanto lo ius soli, una legge moderna e importante per tutti.”
Un argomento controverso che vedrebbe tolti dalle aule circa 40,000 crocifissi. Una legge che porterebbe però l’Italia ad uno standard europeo, e la renderebbe laica almeno un po’ di più, rispetto a come è fino ad adesso.
Ma il firmatario non si ferma qui: “Ora il crocifisso, dopo passeremo all’IMU su tutti i beni della chiesa nel nostro territorio. Caccia alle streghe? Non direi, solo questione di civiltà!”
Il titolo non è l’unica citazione Porfidesca: l’anonimo
Ad esempio inventandosi dal nulla un inesistente ministro, tale Samuele Scienziati, per poi deliziarci con perle di malcelato nonsense come la scoperta, dalla parte delle opposizioni cristiane, di poter fermare una legge con delle barricate fisiche: un nonsense che rasenta il dadaismo puro e si proietta a descrivere un mondo metafisico dove il materiale e l’immateriale collidono.
Certo della capacità di indignarsi senza limiti del condivisore seriale compulsivo medio, il nostro anonimo autore, sia pur sentendosi evidentemente costretto dalle gabbie dalla verosimiglianza e quindi inventandosi ministri, norme e concetti metafisici, decide comunque di buttare nel testo ogni elemento utile ad eccitare la rabbia compulsiva dei suoi amati indignados da tastiera, pronti a cliccare su “Condividi” con la bava alla bocca.
Nel tetro miscuglio di demagogico e mefitico populismo ci finiscono infatti l’Unione Europea, rea di volere questo “affronto alla cristianità”, la legge sullo ius soli, descritta ai bufalari come l’inizio di una china che vedrà tutti i loro terrori ancestrali avverarsi, il multiculturalismo e persino l’IMU.
Succede all’incirca ogni anno, ed ogni anno lo spauracchio di turno viene aggiornato… ma, evidentemente, non la triste foto di repertorio.
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