Due giorni dopo la bufala del marocchino linciato, ecco che la Gazzetta della Sera ne pubblica un’altra: “Senegalese molesta 13enne, lo zio della bimba vede tutto, lo massacra. Arrestato lo zio“. Ne riportiamo il testo:
ENNESIMO EPISODIO DI MOLESTIE SESSUALI AI DANNI DI MINORI, INTERVIENE LO ZIO PATERNO CHE CON UN AMICO MANDANO ALL’OSPEDALE LO STRANIERO. DENUNCIA A PIEDE LIBERO PER LO ZIO.
PONTECAGNANO (SA): Uno straniero originario del Senegal nel tardo pomeriggio di martedì ha molestato una tredicenne mentre era in attesa dell’autobus alla fermata. Il fatto è avvenuto nei pressi del Bar Primavera zona littoranea. La ragazzina era in attesa dell’autobus e il senegalese si è avvicinato improvvisamente, iniziando a palparla, la ragazzina cerca di respingerlo, ma l’uomo la afferra con violenza per un braccio e cerca di trascinarla via. Proprio di fronte alla fermata è presente il Bar Primavera, dove all’interno si trovava lo zio paterno della ragazzina S.E. che attraverso le vetrate ha visto la scena e si è precipitato in difesa della nipote.
Lo zio era in compagnia di un amico non ancora identificato che si è unito per aiutare la piccola. I due hanno attraversato la strada e, stando ai testimoni, non hanno proferito parola ma hanno iniziato a colpire l’africano. Pugni e calci, fino a quando lo straniero si è accasciato, continuando ancora con qualche calcio ai genitali.
Lo zio accompagna la ragazzina al Bar dove cerca di tranquillizzarla con l’aiuto della proprietaria del bar, offrendole qualcosa da bere e nel frattempo visto che il senegalese giaceva a terra ha chiamato le forze dell’ordine comunicando quanto accaduto.
Giunti sul luogo i Carabinieri hanno fatto trasportare l’africano in ospedale in stato di fermo e dopo aver raccolto le testimonianze e i rilievi del caso hanno posto in stato di fermo lo zio della ragazzina portandolo in caserma. L’uomo ne è uscito dopo 4 ore con una denuncia a piede libero per lesioni personali volontarie.
Marzia Stefanini
Ancora una volta un’articolo a “firma” Marzia Stefanini.
Ancora una volta un articolo senza fonte, come invece il sito ritiene sempre di fare nelle pubblicazioni. Ricordiamo cosa viene riportato nella pagina Disclaimer:
Si rende noto ai Sig. lettori che le pubblicazioni sono reperite dalla rete e vengono pubblicate. Ogni singolo post di www.gazzettadellasera.com detiene a fine articolo il link “FONTE” cliccabile. Qualora rilevaste anomalie nella pubblicazione, quali diffamazioni o false notizie, siete pregati di inserire un commento sul post specifico per richiederne la rimozione o la modifica, fermo restando che ciò che viene descritto non rappresenti la pura e semplice verità.
Anche in questo caso, come in quello del marocchino linciato, nessuna fonte e nessun riscontro nelle testate nazionali o locali.
L’articolo è stato, come si poteva facilmente immaginare, pubblicato anche da Mafia-capitale.it e Catenaumana.it:
Controllando anche le immagini pubblicate da Gazzetta della Sera e Mafia-Capitale, ritroviamo la stessa sequenza temporale:
Siamo alle solite: Mafia-Capitalia scopiazza da Gazzetta della Sera.
Vi ricordate l’articolo del pitbull che massacrano i rom? Nella Guida utile avevamo ricostruito il processo di creazione delle fonti fasulle per dare sostegno all’articolo.
In seguito alla nostra Guida utile ci sono stati dei cambiamenti al sito Gazzetta della Sera e via Facebook:
L’autore “Redazione” riporta l’url “http://www.gazzettadellasera.com/author/matteo/”, ma aprendo il link si ritorna all’Homepage.
Non è finita. Dopo la sbufalata dell’articolo del marocchino linciato, la firma degli articoli di Sabrina Boni hanno cambiato nome: ora si firma “Redazione1”. Si, l’ultimo articolo sul senegalese “massacrato” dallo zio di una bambina è stato pubblicato con l’account di Sabrina Boni:
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