Un autentico tormentone estivo di Repubblicani, “Tea Party” ed altri conservatori americani è una presunta foto che raffigura il senatore John McCain al fianco di alcuni presunti terroristi, tra cui “l’addetto stampa di ISIS” Abu Mosa, sovente inferendo rapporti di comunanza tra i due. Varianti della notizia introducono i “Rapitori Libanesi” Mohamed Nour ed Abu Ibrahim.
Come sovente accade, tale notizia è diventata presto virale: ma corrisponde davvero alla verità assoluta?
Innanzitutto parrebbe strano che ISIS si muova per criticare un tale alleato: lo stesso “ufficio stampa” di ISIS, ovvero una rivista online chiamata “Dabiq” si è mossa per definire McCain un “Crociato” che “si lagna in modo irritabile per le vittorie che lo Stato Islamico ha ottenuto in Iraq ignorando di aver egli stesso invaso l’Iraq”, con riferimento ai convulsi giorni della caduta di Saddam.
La verità è più semplice infatti: McCain, si è infatti in quei giorni in Siria per aprire una linea di dialogo con l’ESL, l’Esercito Siriano Libero, un’organizzazione a tutta evidenza diversa per scopi, modalità operative e linea di azione da ISIS, nata in opposizione aperta al governo di Bassar al-Asad. L’interesse mondiale nei riguardi di tale organizzazione, anche solo per “tastarne il polso” e valutarne eventuali derive è tale che non solo gli Stati Uniti, ma anche Francia, Britannia e Giordania hanno talora mandato loro rappresentanti a conferire con l’ESL: ad esempio quando gli stessi, nel 2012, hanno deciso una ristrutturazione interna della loro catena di comando.
Una nota di stampa ufficiale, contenuta qui ribadisce infatti che McCain non ha mai pianificato di incontrare alcuno dei soggetti identificati dalla stampa, sia americana che Libanese.
Semplicemente, secondo le fonti ufficiali:
Un certo numero di Siriani che hanno salutato l’arrivo del Senatore McCain in Siria hanno richiesto di poter posare con lui, e McCain, come sempre, ha accettato.
Nessuno scandalo quindi, e nessun membro dell’ISIS o altri gruppi del “franchising del terrore” è stato ritratto con McCain. Nè sarebbe credibile ritenere che dei soggetti pluriricercati chiedano volontariamente di posare con una celebrità americana, nonché membro del Senato Statunitense, sorridendo felici davanti a dozzine di telecamere e decine di agenti di sicurezza.
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