Categorie: Bufala

BUFALA Segnali Alieni: quel che la NASA non vi dice

Ogni volta che si parla di NASA c’è chi puntualmente accosta l’agenzia spaziale americana a complotti, insabbiamento, false missioni lunari. Per queste ultime e per la grande mole di immagini acquisite nel tempo, c’è da tempo un accanimento prodotto da alcuni sedicenti ricercatori e presunti ufologi che temono l’insabbiamento di evidenze che provino la presenza aliena, attuale o passata, sulla Luna.

Alcune di queste immagini sono note da anni, frequentemente proposte all’attenzione degli utenti come qualcosa di straordinario a cui la NASA non ha mai saputo (o voluto) dare una spiegazione convincente. E’ proprio così? Ovviamente no, ma vediamo come titola uno dei più famigerati siti di disinformazione sul fenomeno UFO:

L’articolo si produce nel più becero complottiamo lunare e nel solito festival di idiozie che si leggono in giro per la rete, basate sulla errata interpretazione (a voler essere magnanimi) di alcune foto scattate durante le missioni Apollo (come le AS12 e AS17), le cui presunte anomalie possono essere distinte in due principali categorie: quelle caratterizzate da improbabili oggetti volanti che si stagliano oltre l’orizzonte lunare e quelle rappresentate da scie e sfere di luce blu. In entrambi i casi parliamo di artefatti fotografici, non presenti nello scenario lunare dell’epoca.

Per quanto riguarda la prima categoria, i presunti “ufo” sono stati già trattati tempo fa anche da Paolo Attivissimo attraverso la discussione di un’immagine simile, visto che tale fenomeno è ricorrente in molte foto Apollo (AS12-52-7740AS12-52-7743AS17-136-20863).

Nel dettaglio:

Di cosa si tratta? Come già riportato da Attivissimo, possono essere impurità presenti sulla pellicola originale o, quasi certamente, sporco, polvere, pelucchi o capelli che incappano durante il processo di digitalizzazione (scansione) delle immagini. Non va infatti dimenticato come simili impurità, in analoghi processi di scansione, abbiano generato in passato la leggenda delle tre astronavi in arrivo sulla Terra per il 2012.

In relazione all’altro gruppo di presunte anomalie lunari, con scie e sfere di luce blu, alcune delle immagini più discusse sono quelle scattate durante la missione di Apollo 14, siglate con AS14-66-9295 e AS14-66-99301. Sono immagini comprensibilmente suggestive che stimolano la fantasia del lettore, soprattutto perché tali “entità” si stagliano nello “spazio nero” che avvolge la superficie lunare. Ma che cosa accade se le stesse anomalie si distinguono anche sullo stesso suolo come in quella siglata AS14-66-9305?

Nel dettaglio:

Vista da quest’ultima prospettiva l’anomalia sembra perdere ogni interesse e difficilmente verrebbe notata rispetto alle altre, soprattutto perché la spiegazione sulla sua natura è molto più prosaica e meno poetica. Si tratta di un accumulo di elettricità statica che ha impressionato la pellicola, considerato il materiale sintetico ed isolante utilizzato sia nelle tute degli astronauti che nelle attrezzature usate, nonché l’ambiente di lavoro particolarmente secco e sotto vuoto.

Non è infatti un caso se tale spiegazione trova riscontro in quelli che erano gli accorgimenti posti in essere dalla NASA per evitare tali accumuli di elettricità statica proprio nelle attrezzature usate per le riprese e le foto. Se ne parlava fin da Apollo 11, come riportato in questo sito dove si legge:

“The Data Camera was modified to prevent accumulation of static electricity. When film is wound in a camera, static electricity is generated on the film surface. Normally, this electricity is dispersed by the metal rims and rollers that guide the film, and by the humidity of the air. In a camera fitted with a Reseau plate, however, the film is guided by the raised edges of the plate. As glass is a non-conductor, the electric charge that builds up at the glass surface can become so heavy that sparks can occur between plate and film – especially if the camera is used in a very dry environment or in vacuum.”

Restando sui complotti dedicati alla NASA, è rimbalzata pochi giorni fa, condivisa soprattutto sui social, una notizia viralizzata dal seguente cartello:

La NASA avrebbe ricevuto segnali radio dal centro della Terra da una forma di vita intelligente? Partiamo dalla fonte inattendibile, rappresentata dal canale YouTube nemesis maturity, appartenente all’utente greco Elias Fragakis, il quale risulta essere anche uno degli utenti più attivi dell’aggregatore di bufale beforeitsnews.

La spiegazione? Fin troppo semplice, grazie ad una veloce ricerca di immagini attraverso Google che ci riporta ad un articolo pubblicato il 14 febbraio 1995 (ventuno anni fa!) dalla storica rivista satirica Weekly World News, nota per aver pubblicato in passato centinaia di false notizie ancora oggi, come si è visto, riciclate, condivise e ritenute credibili.

Scott Brando, è l’autore di Ufoofinterest.org: per una corretta divulgazione del fenomeno UFO, presunti alieni ed eventi connessi. Contro le bufale, le teorie del complotto e la disinformazione.

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