Ci segnalano i nostri contatti un articolo di Retenews24, secondo cui sarebbe stata individuata “la sostanza che provoca il cancro al seno“.
In realtà il cancro al seno, come tutti i generi di cancro, è tristemente stocastico: ci sono ovvero diversi fattori di rischio che potremmo evitare con una vita sana e buona prevenzione, sottoponendoci ad esami medici periodici (come le mammografie), ma, sostanzialmente, il cancro colpisce sia il peccatore che il virtuoso, e solo la prevenzione e la diagnosi precoce, nonché la fiducia nei medici, possono salvarci da questo brutto male.
Questa bufala in concreto avrebbe individuato la “pistola fumante” da evitare per eludere il cancro ne… i deodoranti, poiché
Secondo uno studio condotto dall’Università di Reading (Regno Unito) e pubblicato nel gennaio 2004 sul Journal of Applied Toxicology (Darbre P.D. et al.), alcune sostanze chimiche contenute nei deodoranti, come ad esempio i “Parabeni”, potrebbero favorire l’insorgenza di tumori al seno.
Accusando i parabeni ed il “cloridrato di alluminio”, sostanze contenute nei deodoranti, di trasmettersi in modi non del tutto chiari dalle ascelle delle sventurate utilizzatrici al seno, cagionando il tumore.
In realtà questa bufala è vecchia… così tanto da precedere la diffusione di Internet! Snopes.com, il famoso portale americano di raccolta delle bufale, registra la prima iterazione nota nel 1999, annotando come in realtà potrebbe essere ancora precedente, e parte di un ricchissimo filone di bufale dirette verso (e contro) le donne di cui abbiamo lungamente dibattuto (accennando a questo stesso testo) ed il cui scopo è demonizzare alcuni atteggiamenti della modernità femminile contrari all’immagine della “donna di casa tradizionale”.
Ad esempio demonizzando il dado da brodo, accusato di essere composto di sostanze insalubri. Demonizzando i trucchi ed i belletti, accusati non solo di essere oggetti da “svergognata”, ma di contenere pericolosi tossici che ustionano e creano allergie. Ed infine, gli antitraspiranti, accusati sin dal 1999 ed oltre di causare il cancro al seno.
Siamo dinanzi, secondo Snopes, ad un mero errore di correlazione applicato alle “leggende metropolitane”: è pur vero che, come riscontrerete nel testo anglosassone, nelle ultime generazioni c’è stato un netto incremento delle diagnosi di cancro al seno, ma ciò dipende dalla migliore qualità dei mezzi diagnostici. In sintesi, le nostre nonne e bisnonne semplicemente si ammalavano sovente e morivano di “cause ignote”, mentre a noi è dato conoscere il male che ci affligge e combatterlo.
I “numerosi” studi citati a supporto della teoria dell’Antitraspirante come fonte di ogni male sono stati col tempo ripetutamente sconfessati, siché:
There have been many extremely thorough epidemiological studies of breast cancer risk factors published in medical journals. We are not aware of any among these proving or even suggesting anti-perspirant use as a risk factor for breast cancer, much less the “leading cause” of the disease.
Ci sono stati studi epidemiologici molto approfonditi sui fattori di rischio del cancro al seno pubblicati in riviste mediche. Non siamo a conoscenza del fatto che ciò provi o suggerisca che gli antitraspiranti possono costituire un fattore di rischio del cancro al seno, tampoco esserne “causa primaria”.
Lymph nodes clear some toxins from the body. But, they are not released through sweating. The American Cancer Society is not aware of any evidence that shows substances in deodorants or antiperspirants to be toxic or that cause DNA damage that could lead to cancer. Such products are rigorously tested before they can be marketed.
I linfonodi liberano il corpo da alcune tossine. Ma queste tossine non sono rilasciate mediante sudore. La società americana contro il cancro non è a conoscenza di prove che dimostrano che sostanze nei deodoranti ed antitraspiranti siano tossiche o causino danni al DNA che provocano cancro. Questi prodotti sono rigorosamente testati prima di essere venduti.
About half of breast cancers are in the upper outer quadrant (UOQ). The reason is entirely unrelated to lymph nodes and is because most of the breast tissue is located there. The breast quadrants are not of equal size; the nipple is not in the true center of the breast and a significant amount of breast tissue, called the “axillary tail,” extends toward the underarm.
Circa metà dei cancri al seno sono localizzati sul quadrante superiore esterno. Ciò non è collegato ai linfonodi, ed accade perché buona parte del tessuto mammario si trova lì. I quadranti del seno non sono di misura eguale: il capezzolo non è al centro del seno e buona parte di esso si estende verso il braccio.
Men are about 100 times less likely than women to develop breast cancer. This is because they have about 100 times less breast tissue. Hormonal factors also play a role. Deodorants or antiperspirants are not cancer risk factors to men or women. Razor nicks can increase the risk of infection but not cancer.
Gli uomini sono 100 volte meno passibili di sviluppare cancro al seno delle donne perché hanno cento volte meno tessuto mammario. Anche i fattori ormonali giocano un ruolo. Deodoranti o antitraspiranti non sono fattori di rischio per uomini e donne. Tagli col rasoio possono incrementare il rischio di infezione, ma non di cancro.
“There is absolutely no scientific evidence that anti-perspirants cause or even increase a woman’s risk for breast cancer,” said Debbie Saslow, PhD, director of breast and cervical cancer for the American Cancer Society. “Unfortunately the ‘leading’ risk factors for breast cancer are things that women cannot do anything about: being a woman, aging, and having a personal or family history of breast cancer.”
“Non ci sono prove scientifiche di alcun tipo che gli antitraspiranti causino o aumentino il rischio di cancro al seno”, riferisce la dottoressa Debbie Saslow, direttore del centro di ricerca sul cancro al seno ed alla cervice per la Società Americana contro il Cancro. “Purtroppo i fattori primari di rischio sono cose che le donne non possono combattere: essere donne, invecchiare ed avere un’anamnesi familiare di cancro al seno”.
La bufala analizzata da Snopes appare in Italia poco dopo, e riceve il primo debunking nel 2013, ad esempio ad opera di portali dedicati alla medicina estetica.
Il senso di tutte le varianti della bufala è un iniziale errore di correlazione suffragato da studi retrospettivi.
Semplici indagini statistiche tra le donne che hanno subito il cancro al seno, le quali ricordano, ovviamente, di aver usato deodoranti e di essersi depilate con regolarità.
Ma ciò non significa che depilarsi o radersi provochi il cancro: infatti nelle correnti generazioni, per citare alcuni usi igienici e cosmetici ignoti a due-tre generazioni fa, ci laviamo i denti regolarmente tre volte al giorno, usiamo carta igienica industriale e rasoi usa-e-getta per la barba (gli uomini), per il resto del corpo (le donne).
Ciò non significa che radersi, lavarsi o usare la carta igienica provochino il cancro, anche se il 100% dei malati di cancro potrà affermare di aver compiuto regolarmente le suddette operazioni.
Abbiamo già esaminato come anche se i composti citati nell’articolo avessero la virtù miracolosa di “fermare la sudorazione”, ciò non comporterebbe niente ai fini dell’espulsione delle tossine… possiamo anche dichiarare che risibile è anche la teoria che il cloridrato di alluminio possa entrare nelle ferite e cagionare il cancro.
Usiamo l’alluminio per molti scopi: compreso quello alimentare. Potremmo forse dichiarare che l’alluminio con cui imballiamo il cibo o facciamo teglie sia cancerogeno?
Quindi: nessuna preoccupazione.
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