Basta coi vaccini. Studio americano conferma: Proprio quelli che vengono vaccinati sono la causa del dilagare della Pertosse. Il post di un sito contro i vaccini è stato ripreso in mille salse a due anni di distanza. Coi rinnovati allarmi causati da un decremento delle vaccinazioni, si deve pur trovare il modo di rispondere al colpo: sono loro il vero pericolo, le case farmaceutiche e quei medici che ben lungi dall’adempiere al proprio dovere avvelenano i bambini. Così in giro per la Rete possiamo leggere cose di questo tipo:
«Ed i media iniziano con il solito terrorismo citando nomi che pronunciano frasi da vero film del terrore incombe su di noi.. senza alcun dato, perchè i dati smaschererebbero la loro ipocrisia».
«È molto probabile che la popolazione vaccinata – non la popolazione “non vaccinata” – è in gran parte responsabile della rinascita della pertosse… vediamo insieme perchè».
Solo slogan terroristi quindi, nel timore da parte della case farmaceutiche di perdere profitti. Chi li afferma non presenterebbe uno straccio di dato. Si tratta insomma di una opinione di stato contro quella di chi si prende veramente a cuore la salute dei nostri bambini.
Cominciamo subito a ricordare che sono le tesi di chi fa propaganda contro i vaccini – stabilendo legami addirittura con l’autismo ed insinuando che si commettano omicidi per zittire chi si ribella – a non avere dati a loro supporto; addirittura esistono casi di manipolazione dei dati e relative condanne. Le vittime accertate del calo di vaccinazioni poi sono un triste dato. Cito un recente caso italiano di cui avevo trattato su Montaigne:
«Clara è morta il 7 marzo, [2015] dopo quattro anni di agonia per un “banale” morbillo. Non viveva in uno sperduto villaggio dell’Africa Nera, bensì a Roma. Se fosse stata vaccinata non le sarebbe successo niente. La cosa incredibile è che i genitori sono laureati in medicina. Questo per farci un’idea di quanto radicate siano le bufale mediche, le quali, non a caso sono partite proprio da un medico inglese. Non di meno secondo questi snaturati la colpa sarebbe dei loro “colleghi” del Policlinico Gemelli e del Bambin Gesù. Inizialmente fu diagnosticata una “epilessia”, non di meno si notavano dei sintomi che non corrispondevano con la patologia. Alla fine il morbillo ha fatto il suo corso, sviluppando una encefalite. La procura apre un’inchiesta e i medici ovviamente non ci stanno: “Quella bambina è morta di morbillo e quella bambina contro il morbillo non era vaccinata”. Per inciso, che la bimba non abbia usufruito delle vaccinazioni è un dato di fatto, per stessa ammissione dei genitori».
I dati se si ha voglia si trovano. L’articolo fornisce un elenco di “titoli terroristi”, senza linkarli. Forse in questo modo l’autore ha ben pensato di venire in contro al “senso critico” dei suoi lettori. Prendiamo a titolo d’esempio quello del Huffington Post:
«Calo vaccini, già primi bambini morti di pertosse. La denuncia della Società Italiana di Pediatria».
Vediamo ora che genere di fonti presenta l’articolo. Riportano una agenzia ANSA e si citano OMS ed Istituto Superiore della Sanità. Basta leggere il report del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute per farsi un’idea e spulciare ulteriori fonti. L’articolo quindi si basa su dati, non su mera propaganda. Facciamo notare fin da subito che l’allarme non riguarda solo la Pertosse o i vaccini non obbligatori in generale:
«Le CV nazionali contro la poliomielite, il tetano, la difterite, l’epatite B e la pertosse che nel 2013 erano di poco superiori al 95% (valore minimo previsto dall’obiettivo del Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014), nel 2014 sono scese al di sotto di tale soglia. La copertura per Haemophilus influenzae b (Hib), che nel 2013 era pari al 94,5%, è rimasta sostanzialmente invariata mentre la CV per morbillo, parotite e rosolia (Mpr) è diminuita di quasi 4 punti percentuali rispetto ai dati aggiornati del 2013 (dal 90,3% all’86,6%)».
L’autore del post si rifà poi ad un altro del sito Autismo e Vaccini del 2013. Sostenendo che il ritorno di certe malattie è dovuto alle vaccinazioni e non viceversa. Cerchiamo allora di capire su cosa si basa:
«Dopo i noti focolai epidemici di questi ultimi anni in Idaho, Cincinnati, California e North Carolina, dove era stata vaccinata il 100% della popolazione poi ammalatasi, il New York Times ha pubblicato recentemente un articolo affermando che il problema in merito all’aumento di casi di pertosse ha più a che fare con i difetti degli attuali vaccini piuttosto che con la resistenza dei genitori».
Peccato che l’articolo in questione parla di Babbuini:
«Baboons vaccinated against whooping cough could still carry the illness in their throats and spread it, research published in a science journal on Monday has found. The surprising new finding has not been replicated in people, but scientists say it may provide an important clue to a puzzling spike in the incidence of whooping cough across the country, which reached a 50-year high last year.
I babbuini vaccinati contro la pertosse potrebbero ancora portare la malattia in gola e diffonderla, la scoperta in una ricerca ch’è stata pubblicata su una rivista scientifica Lunedi. La nuova scoperta sorprendente non è stata replicata sulle persone, ma gli scienziati dicono che può fornire un indizio importante sullo sconcertante picco dell’incidenza di pertosse in tutto il paese, che ha raggiunto un alto picco dopo 50 anni l’anno scorso».
Ricapitolando: Il NYT cita uno studio condotto una sola volta su dei Babbuini, non ripetuto su altri animali, né sull’uomo. L’articolo in questione è stato pubblicato sulla rivista Pnas. Senza contare che nessuno si sogna di affermare che la Pertosse è causata dal vaccino, bensì da un presunto calo di efficacia. Insomma ci si preoccupa di fare vaccini migliori. Il titolo del resto è eloquente:
«Acellular pertussis vaccines protect against disease but fail to prevent infection and transmission in a nonhuman primate model».
Protegge chi si è vaccinato, ma uno studio isolato su dei primati presume che potrebbe non impedire il contagio a chi non lo è. Su questo palese travisamento di una fonte scientifica, che afferma cose ben diverse, l’autore elenca una serie di affermazioni le quali, alla luce di quanto appreso, si sciolgono come neve al sole.
In conclusione, scopritevi il braccio, vi somministreremo anche noi un vaccino: l’articolo di Salvo Di Grazia Vaccini e Bufale.
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