BUFALA “Sapete dove buttare l’olio esausto? In barattoli da mettere nella spazzatura” – bufale.net
L’origine di molte bufale è il profitto. Si creano bufale per lucrare, per guadagnare, per fare likes: ma un tempo non era così.
Le bufale sono le figlie delle Urban Legends, le Leggende Metropolitane del tempo del passaparola e delle fotocopie passate di mano in mano, dove la parola del “cugino che sa le cose” e della “nonnetta saggia” era legge anche se diffondevano, per semplice ignoranza, le peggiori stupidaggini.
L’Effetto Dunning-Kruger, citato da molte risorse sull’analfabetismo funzionale si basa proprio su questo: il soggetto convinto di avere una cognizione media dei fenomeni della vita sarà incapace di avvedersi degli errori che, pure in buona fede, dissemina a causa delle cognizioni imperfette e raccogliticcie, e tutti coloro che si abbeverano alla sua “saggezza” saranno tentati a ritenerlo a torto credibile.
Da quei tempi lontani riemerge il solito scartafaccio stampato e fotografato, per la bizzarra teoria, tipica delle bufale, per cui un foglio stampato abbia, di suo, più autorità dello stesso testo passato via mail o WhatsApp
Sapete dove buttare l’olio della padella dopo una frittura fatta in casa?
Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo, buttiamo l’olio usato nel lavandino della cucina o in qualche scarico, vero?
Questo è uno dei maggiori errori che possiamo commettere.
Perché lo facciamo? Semplicemente perché non c’è nessuno che ci spieghi come farlo in forma adeguata.
Il meglio che possiamo fare è ASPETTARE CHE SI RAFFEDDI e collocare l’olio usato in bottiglie di plastica, o barattoli di vetro, chiuderli e metterli nella spazzatura.
UN LITRO DI OLIO rende non potabile CIRCA UN MILIONE DI LITRI D’ACQUA, quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni.
Se poi siete così volenterosi da conferirlo ad una ricicleria pubblica ancora meglio, diventerà biodiesel o combustibile
Se tu scegli di inviare questa e-mail tuoi amici, l’ambiente ti sarà molto riconoscente
Sì, certo, l’ambiente ti sarà riconoscente come se avessi deciso, colto da un raptus, di correre urlando in una foresta agitando una motosega per abbattere alberi ed animali a caso.
Sebbene lo scartafaccio dica il contrario, buttare barattoli di olio esausto nell’immondizia comune è il modo migliore per innescare le conseguenze nocive indicate nel testo, ed è vietato per legge.
In seguito al Decreto Ronchi del 1997, dal d.lgs. n. 152/2006 in seguito è severamente vietato gettare l’olio esausto sia negli scarichi fognari che tra i rifiuti comuni, in quanto l’olio è considerato per legge un rifiuto pericoloso non smaltibile.
Solo l’inciso messo dall’autore del testo come mera ipotesi se proprio siete così volenterosi è corretto: l’unico modo valido, non illegale e rispettoso dell’ambiente per liberarsi dell’olio esausto è versarlo in appositi contenitori per portarlo nei centri di raccolta e conferimento presso le isole ecologiche, ovvero distributori di benzina o supermercati che forniscono il servizio.
Molti comuni particolarmente virtuosi offrono campane o bidoncini di stoccaggio, separati dal resto dell’immondizia, in città dove poter conferire bottiglie o barattoli di olio esausto, lasciando che sia la locale azienda di ritiro rifuti ad occuparsene: in ogni altro caso non potete semplicemente buttare l’olio esausto, né “sfuso”, né in bottiglia e né in barattolo, tra i rifuti ordinari.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.