BUFALA Russia: eunuco rom condannato alla castrazione chirurgica per aver stuprato una minorenne – bufale.net
Ricorderete tutti le mirabolanti avventure di Liberogiornale, una delle principali “Camere dell’Eco” italiane, ideatore della prima bufala su Gentiloni apparsa sulla Rete, più volte segnalatoci dai cari amici di Adotta anche tu un Analfabeta Funzionale per la sua pessima abitudine di coltivare sulla propria pagina social commenti rancorosi, livorosi e volutamente acchiappalike tesi a portare nuove condivisioni iraconde.
Ci perviene così la seguente testimonianza:
Incuriositi andiamo a riscontrare la presunta turpe vicenda:
Mosca: Un cittadino straniero (rom) è stato condannato dall’alta corte federale alla castrazione. Non si tratta di castrazione chimica ma di vera e propria castrazione chirurgica.
L’uomo, un 43 africano, avrebbe stuprato una ragazza minorenne che era appena uscita di scuola. Con una banale scusa è riuscito ad allontanarla dalla strada affollata per poi abusare di lei in un vicolo adiacente il porto.
Tutto questo accadde nel marzo del 2016, ed a distanza di quasi un anno, arriva l’ultima e definitiva sentenza. Una sentenza che farà discutere un pò ovunque. Infatti Amnesty international ha già dichiarato guerra alla sentenza e si stanno attivando per far sospendere la sentenza. Ma non solo Amnesty, moltissime associazioni mondiali e della federazione dei P. Uniti si stanno muovendo proponendo sottoscrizioni e raccolta firme per “interrompere questo sopruso“. Infatti in tutto il mondo non è mai stato castrato un Eunuco.
Nel noto e longevo serial televisivo Doctor Who l’archeologa del futuro River Song, viaggiatrice nel tempo e partner del misterioso “Dottore”, il protagonista della serie, dopo essere andata indietro nel tempo nella Germania Nazista, allo scopo di ottenere un diversivo ferma un soldato delle SS dichiarando di voler andare al bar mitzvah di uno zingaro ebreo nero e omosessuale ma di aver cambiato idea dopo aver realizzato che il Terzo Reich fa proprio schifo e di voler per questo uccidere il Fuhrer.
La logica alla base di questa bufala è la stessa: nella narrazione, ambientata in Russia per capitalizzare sul vivace filone Putin dice cose appare un rom di colore e pure eunuco, pedofilo e stupratore, che viene castrato per lo sdegno di Amnesty International, buttata in pasto alla folla urlante.
Folla che avrebbe potuto placare il suo istinto giustizialista aprendo un vocabolario.
eunuco s. m. e agg. [dal lat. eunuchus, gr. εὐνοῦχος, comp. di εὐνή «letto» e ἔχω nel senso di «custodire», propr. «custode del letto»] (pl. m. –chi). – 1. s. m. Nel sign. più comune, uomo privo delle facoltà virili, o per difetto organico o in seguito a evirazione. Più particolarm., nel Levante, servo evirato preposto alla custodia degli harem, o addetto, come cameriere e consigliere segreto dei principi, a particolari funzioni o incarichi talora molto importanti. 2. fig. a. s. m. Uomo privo di coraggio e di energia, incapace di azioni e decisioni forti. b. agg. Riferito a cose, fiacco, snervato: stile e., comportamento e.; o servile: politica eunuca. 3. agg., estens. In botanica, fiori e., quelli che mancano di capacità riproduttiva.
L’Eunuco, o “guardiano del letto”, era storicamente in molti regni orientali e mediorientali uno schiavo elevato al rango di dignitario, sottoposto sin dalla giovane età alla castrazione, in modo che l’assenza di organi sessuali, unita al non aver mai avuto modo con la pubertà di provare ed assecondare il proprio istinto riproduttivo, gli consentisse di sorvegliare le concubine del sovrano senza indurre se stesso in tentazione oppure di agire come consigliere e dignitario senza che “i piaceri della carne” lo distraessero dai suoi gravi compiti.
Per esteso, il termine eunuco viene usato ancora oggi per indicare organismi che per un difetto congenito o in seguito di traumi, incidenti o interventi chirurgici siano privi degli organi genitali e/o della facoltà riproduttiva.
Riassumendo, abbiamo quindi condivisioni e commenti iracondi basati su cognizioni facilmente riscontrabili spegnendo un monitor ed aprendo un vocabolario a caso, ed un’opera di trolling ottenuta combinando l’analfabetismo funzionale (l’incapacità del lettore medio, nell’era dell’Informazione Assoluta, di elaborare le molteplici informazioni che riceve, accettandole e risputandole fuori senza alcun vaglio mentale) all’analfabetismo di ritorno (la perdita progressiva della media della popolazione di proprietà linguistiche e l’adozione di un vocabolario sempre più ristretto e semplificato, dovuta al mancato esercizio ed alla mancata applicazione nella vita reale delle cognizioni ottenute negli anni di scolarizzazione).
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