Ci segnalano questo articolo che racconta di una incredibile scoperta archeologica fatta per caso a Roma da un commerciante:
Incredibile ritrovamento a Roma. Nel quartiere Tiburtina, Marco Cannizzero, proprietario di un locale in zona, dopo aver abbattuto un muro in garage ha scoperto qualcosa di straordinario: una galleria sommersa, un ritrovamento archeologico senza precedenti, qualcosa di veramente enorme che, sicuramente, merita l’attenzione del governo e degli studiosi:
L’articolo diffuso tra gli altri dal sito IL FATTO QUOTIDAINO, uno dei siti bufalari più noti della rete, prosegue cosi:
“Ero qui con mio figlio, avevo deciso, grazie all’aiuto di alcuni miei amici operai, di tirare giù una parete di questo locale adibito a garage, per recuperare un po’ di spazio. Dall’altra parte non doveva esserci niente, o meglio era quello che avevo constatato al catasto. Invece, poi, ho fatto la scoperta della vita: dall’altra parte del muro c’era una galleria molto profonda. Onestamente ho avuto paura ad addentrarmi in fondo. Ho subito pensato che quella roba lì avesse un qualche interesse storico artistico, così ho subito allertato le autorità. Sul posto son giunti, qualche ora dopo, anche alcuni studiosi che hanno confermato come quella galleria appartenga all’era di Nerone. Pensate, non so nemmeno quanti secoli ci passano!” scherza il romano Cannizzero.
Da una ricerca nel registro delle imprese in rete si scopre facilmente che non esiste nessun Marco Cannizzero che abbia un locale nella zona tiburtina di Roma e nessuna testata accreditata ha riportato di questa incredibile scoperta.
Le foto che documentano questa incredibile galleria (tra l’altro appena scoperta e già dotata di impianto elettrico di illuminazione e perfettamente pulita) sono prese dalla rete ed in particolare la foto di copertina è una immagine del Museo del Sottosuolo di Napoli (presa da qui), mentre l’altra presente nell’articolo è una foto della città sotterranea di Derinkuyu in Turchia (presa da qui).
Lo studioso Ivan Parfotti dice che si tratta di un ritrovamento assurdo: “Pazzesco che un’area così importante per la storia della città non sia catalogata fra i luoghi di interesse storico. Parliamo, molto probabilmente, di quei sotterranei che l’imperatore romano usava per uscire fuori dal suo palazzo e correre libero fra la gente. Nerone, aveva infatti l’abitudine di frequentare le persone esterne alle mura, forse per goliardia o per meglio rendersi conto di come le cose stessero andando all’esterno. Personalità particolare. Adesso ci mettiamo subito all’opera, dobbiamo scoprire tutto”. Queste le parole del Parfotti.
Non vi è alcuna traccia nemmeno del sedicente studioso Ivan Parfotti in rete a conferma ulteriore (se ancora ce ne fosse bisogno) che siamo di fronte ad una bufala.
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