In questi giorni un’organizzazione giovanile conservatrice sta diffondendo la notizia che il Ripon College avrebbe bandito, nel 2017, un poster nel campus per commemorare l’11 settembre perché “potrebbe offendere i musulmani”.
Dopo un incontro di Young Americans for Freedom, i funzionari del Ripon College hanno criticato un poster creato dal gruppo che faceva riferimento a otto atti di violenza contro gli americani legati all’Islam. Era parte della commemorazione pianificata dell’11 settembre.
Il college non richiede l’approvazione preventiva per volantini o manifesti nel campus, e nessuno del Ripon College ha bandito il poster, che Young Americans for Freedom ha esposto nel campus nel 2017. Inoltre, il poster non è un “memoriale dell’11 settembre”, poiché l’attentato è solo uno degli otto episodi rappresentati sul poster.
Il Ripon è un piccolo college di arti liberali del Wisconsin nell’agosto 2018. In un post sul blog del 29 agosto, il portavoce della Young America’s Foundation (YAF), Spencer Brown, ha affermato che il Ripon College aveva bandito il poster.
Il motivo era che “studenti di origini musulmane potevano sentirsi molestati”. I dirigenti di Ripon YAF hanno semplicemente invitato gli amministratori in una riunione, per spiegare le loro obiezioni.
Secondo gli amministratori si sarebbe creato un incidente pregiudizievole sull’ambiente associando quella identità religiosa con attacchi terroristici. Ma l’affermazione che gli amministratori avevano bandito i manifesti ha costituito la base delle ripubblicazioni del Washington Examiner, del Daily Wire e del Daily Caller. La storia è stata anche promossa su Twitter dal conduttore di Fox News Sean Hannity e dal suo collega di rete Shannon Bream. All’inizio anche Newsweek aveva pubblicato un articolo intitolato “Wisconsin College Bans 9/11 Memorial Poster”, ma dopo una verifica il titolo è stato modificato.
Un portavoce del Ripon College ha infatti negato che gli amministratori abbiano vietato il poster. Il Ripon non richiede mai l’approvazione preventiva.
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