BUFALA Renzi: “Dite addio al resto per acquisti inferiori a 50€” – bufale.net
Ci segnalano la seguente notizia, targata Il Fato Quotidiano (ennesima boutade sul nome del Fatto Quotidiano) e distribuita da Link Per Tutti da Condividere
Dopo l’introduzione di innumerevoli tasse, Renzi si prepara ad approvare un nuovo disegno di legge che, ancora una volta, minaccia i portafogli del popolo italiano: vuole eliminare il resto, per acquisti inferiori a 50€, cosi che il debito pubblico possa essere saldato a discapito dei cittadini. Infatti nei prossimi giorni potrebbe avvenire un incontro tra il premier e i deputati in Parlamento, per vedere se ci sono i presupposti affinché la legge possa entrare in vigore. Questo agevolerà parzialmente i commercianti, aumentando così gli incassi e diminuendo le possibilità di chiusura dell’attività. Di contro gli incassi saranno tassati maggiormente, in modo tale che soprattutto lo Stato possa avere il suo tornaconto.
La nuova legge quindi potrebbe prevedere:
- Eliminazione del resto su acquisti inferiori a 50€ (nel caso in cui si dovesse acquistare un qualsiasi prodotto, anche di prima necessità).
- Aumento delle tasse sugli incassi delle attività commerciali tutte.
- Macro aumento economico degli introiti statali.
Grazie a questa nuova possibilità, Renzi potrebbe risolvere il deficit finanziario accumulato negli ultimi anni dalla classe politica, anche se tutto questo avverrà a discapito dei cittadini. Si stima infatti che entro due anni dalla messa in vigore della legge, lo spread potrebbe scendere vertiginosamente, liberando così il bel paese dalla minaccia della bancarotta, e quindi il conseguente fallimento.
Ovviamente, si tratta di una bufala.
Il solito centone, un Vestito di Arlecchino ottenuto unendo una bufala nuova a mille “cavalli di battaglia” delle bufale virali: la minaccia al portafoglio, la perdita della capacità di acquisto dei prodotti di prima necessità, aumenti della pressione fiscale, aumenti degli introiti statali, lo spread ed il fallimento.
Tutti spauracchi scollegati tra di loro e cuciti assieme perché il lettore disattento si senta motivato a condividere.
Apparentemente solo alcune testate online particolarmente attente (confermando come il vero debunker non debba porsi in antagonismo o “superiorità” verso il giornalismo stabilito o i portali specialistici, ma apprezzare i professionisti che lavorano con serietà), come Chiccheinformatiche hanno notato la natura farsesca del Fatoquotidiano e del minuscolo disclaimer in fondo
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Anche così, quel “alcuni articoli” potrebbe far pensare che tra la pula delle bufale e delle satire virali ci possa essere qualcosa di vero… ma non è certamente questo caso.
A parte che una legalizzazione dell’arricchimento senza causa sarebbe tecnicamente impossibile, di un simile provvedimento si sarebbe trovata quantomeno traccia: ma così non è.
L’unica fonte di quanto asserito dal sito satirico è… il sito satirico stesso.
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