BUFALA Renzi al cellulare di fronte a Putin – bufale.net
Avrete visto tutti la foto di cui parliamo: uno scatto in cui si vede Putin, l’involontario eroe di mille bufale esaminate da questo portale, personaggio volitivo e caparbio e quindi incline a diventare l’involontario sbirro cattivo delle bufale che guarda corrucciato Renzi, personaggio politico oggetto di discussioni al fulmicotone e quindi inevitabilmente il cattivo nelle bufale virali che, come un ragazzino viziato, sta giocando al cellulare invece di prepararsi all’incontro bilaterale col russo.
La notizia ha fatto il giro della blogosfera, ed anche di alcune fonti giornalistiche e di blogosfera: ma, diciamolo pure: quanti hanno visto il filmato per intero?
Ben pochi rispetto ai quasi seimila condivisori virali, e quei pochi che l’hanno fatto hanno sollevato qualche dubbio.
Leggiamo infatti dal profilo di uno dei pochi che ha effettivamente riscontrato il filmato per intero:
La BUFALA di Renzi che guarda lo smartphone mentre Putin parla…non è lo smartphone, ma è il traduttore simultaneo (probabilmente ne sta regolando il volume). Putin ne ha uno uguale davanti.
Avete visto il video? Spostiamoci tutti assieme al minuto 11:56 e successivi.
Vedremo quindi Putin e Renzi rimasti soli mentre una solerte impiegata prepara gli ultimi dettagli
I solerti commessi che aiutano l’assistente, mentre gli oggetti del mistero sono entrambi già lì
Putin e Renzi che si accomodano
Renzi che allunga la mano afferrando uno degli oggetti accanto all’oggetto del mistero che non è un iPhone
Renzi che inserisce un auricolare nel suo orecchio destro
Putin che guarda le manovre di Renzi per assicurarsi che abbia regolarmente indossato il traduttore
Renzi che afferra il dispositivo di traduzione e lo regola mentre Putin continua ad accertarsi (perché, ovviamente, non avrebbe senso parlare ad un interlocutore che non ha la traduzione in cuffia) che tutto sia a posto
Renzi che, posato l’oggetto misterioso che abbiamo appurato essere il traduttore, fa cenno di assenso a Putin. Minuto 12:21.
Poi Putin comincia a parlare. Il dialogo prosegue, Renzi riprende in mano il traduttore, attende che Putin effettui i saluti di rito e lo ripone.
Al minuto 14:16, Renzi estrae il suo cellulare Apple, diverso dall’oggetto inquadrato negli scatti, e dopo aver brevemente armeggiato coi controlli laterali, al minuto 14:24 lo ripone.
I più esperti avranno notati che ai lati i dispositivi iPhone hanno l’accensione ed il volume: ovviamente, la prima cosa che mi viene in mente se ho il cellulare con me durante un incontro è verificare se mi sono ricordato di spegnerlo o togliere l’audio e la vibrazione, specie se sono vicino ad un microfono che potrebbe percepire entrambi
Il dispositivo viene controllato brevissimamente al minuto 16:54, in un frame diverso da quello oetto di ilarità, e per pochi secondi senza che Putin lanci sguardi, occhiate o altro.
Renzi prende la parola al minuto 18:53, e continua fino al minuto 23:04, in cui reindossa l’auricolare e ripassa la parola a Putin.
Sposta il cellulare al minuto 27:55 dopo averlo controllato per esattamente nove secondi
Lo fa scivolare sotto le dita senza sollevarlo al minuto 30:00
E lo collega ad un caricabatterie al minuto 34:55
In questi movimenti peraltro si evidenzia, dal minuto 37:00 in poi, come il presunto cellulare dei frame circolati su Internet sia connesso all’auricolare che Renzi indossa quando Putin parla per levarsi subito dopo.
Il traduttore è confermato. Ed al minuto 41:38 i due oggetti, il vero cellulare di Renzi (come si è e visto, controllato sporadicamente e solo momentanamente per tutta la conferenza) ed il dispositivo per la traduzione compaiono assieme.
Infatti vedrete come tra le mani Renzi stringe l’auricolare, collegato al traduttore (l’oggetto, ricordiamo, visualizzato nel frame virale) mentre il cellulare, collegato al suo caricabatterie, siede inerte di fianco.
La notizia quindi è, evidentemente, una bufala.
Spero abbiate anche voi avuto la pazienza di guardare il filmato e seguire i (brevi) movimenti di uso entrambi i dispositivi per accertarlo con noi.
Gradiremmo molto che lo faceste: il fatto che possiate crederci sulla fiducia ci lusingherebbe, ma non vi insegnerebbe le gioie della verifica.
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