I nostri contatti ci segnalano la seguente notizia, fonte Altervista (Retenews24), relativa ad un buffo e misterioso animale, il “Pesce Pene“:
REGGIO CALABRIA – Si chiama Urechis Unicinctus ed è un esemplare che solitamente abita le acque orientali.
Preparato nelle cucine di Cina, Corea e Giappone, questa creatura sarebbe stata avvistata nelle ultime settimane da innumerevoli bagnanti e pescatori nelle zone di Melito di Porto Salvo a pochissime decine di metri della riva.
La Guardia Costiera ha già lanciato l’allarme.
Il morso dell’Urechis Unicinctus causerebbe infatti secchezza delle mucose orali, spossatezza ed un fastidioso prurito intimo.
Solo in alcuni casi sarebbe stato causa di cessante infertilità.
Gli zoologi sono tutti d’accordo nell’affermare che si tratti di un fenomeno passeggero dovuto a delle correnti anomale che avrebbero altresì permesso a questa pericolosa creatura di affacciarsi nelle acque del Mediterraneo.
Gli esperti consigliano di bere tanto succo di carota e di cospargere il proprio corpo con dei limoni freschi subito prima dell’immersione in acqua.
Gli effetti di questi due cibi renderebbero infatti la nostra cute repellente all’olfatto del Pesce Pene rendendo nulle le possibilità di essere morsi.
Prima di tutto vogliamo tranquilizzarvi: l’unica menzione del “Pesce Pene” in Calabria viene proprio da quel blog (che si dichiara “satirico” – vedi immagine sotto), e, inoltre, l’Urechis Unicinctus non è in grado di provocare i sintomi descritti.
Difatti, non è neanche in grado di mordere ed annusare, non avendo una bocca dentata ed organi di senso adatti allo scopo. La sua dieta prevalente è il Plankton, il suo habitat tane nella sabbia o nel fango. È un anellide, parente quindi dei nostri lombrichi.
Le immagini contenute nell’articolo riportato infatti provengono, come evidenziato dal watermark sulla prima, da un Blog di Cucina ed informazioni turistiche coreane, il Kat’s Beauty Day, dove apprendiamo che un esemplare adulto di Urechis Unicinctus costa in Corea del Sud all’incirca 10,000 Won, ovvero 7,8 Euro, essendo considerato una prelibatezza gastronomica in tutto il mondo orientale, in Cina tritato ed usato come condimento per raggiungere il cosiddetto “Umami” (quel sapore estremamente “gustoso” che proviamo assaporando patatine ed alimenti ricchi di condimento, scientificamente connesso agli “esaltatori di sapidità” come il Glutammato Monosodico).
La seconda foto non è neppure quella di un Urechis, bensì proviene da un piccolo documentario sulla creatura simile Atretochoana Eiselti.
Risolti i dubbi sull’originalità delle foto, come da nostra guida precedente sulle immagini “tarocche” o di incerta attribuzione, possiamo rassicurarvi sulla bizzarra creatura.
La quale prende vari nomi: il “Pesce Pene” per la sua somiglianza all’organo sessuale maschile, o il “Pesce Locandiere” perché altre creature marine sovente entrano nel corpo di questo “vermone marino” per nutrirsi dei suoi scarti senza cagionargli alcun danno permanente.
Sono esseri tipici dell’oriente, vittime spesso di Otarie, Razze e squaletti locali, nonché dell’Uomo.
Come anticipavamo, essendo grossi anellidi non possono mordere, e non contenendo veleno non si comprende come possano provocare infertilità e prurito alle parti intime… o meglio, non si comprende se non ricordando come il loro aspetto abbia da sempre solleticato la fantasia di chi si è imbattuto in simili creature.
In Corea l’Urechis viene mangiato crudo, marinato in olio e sale, in Cina viene fritto con verdure o disseccato e tritato, mentre in Giappone, sia pur accettando la tradizione Cinese, viene sovente bollito ed usato per preparare il Sashimi, quindi affettandolo in fette sottilissime a modo del nostro Carpaccio.
Come ricordato dalla autrice del Kat’s Beauty Day, in tutto il mondo l’aspetto di tale pesce ha suscitato ilarità e pensieri licenziosi, e questo bizzarro animaletto fa persino un’apparizione nella licenziosa Biancaneve , fumetto del genere erotico disegnatore Italiano Leone Frollo negli ormai lontani anni ’70.
Dopo queste informazioni non possiamo che lasciarvi con un documentario sull’Urechis, tranquilizzandovi sul dovervi cospargere di limone e carota prima di ogni bagno. Piuttosto, se sarete ospiti in Corea, Cina o Giappone, il limone cospargetelo sull’Urechis prima di mangiarlo.
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